Villino Nasi, tutto da rifare. Le quattro istanze presentare da soggetti pubblici e privati per chiederne la gestione, infatti, sono state tutte bocciate. Lo ha reso noto il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Trapani, Raimondo Cerami, che aveva emesso l’avviso pubblico per l’affidamento dello storico immobile. Valutate da una apposita commissione le istanze, tra esse anche quella presentata dal Comune sono state giudicate non idonee.
“Nessuna proposta, compresa quella del Comune, peraltro, priva di progettualità – sottolinea il commissario -è risultata coerente con il vincolo esistente sul villino”. Adesso il Libero consorzio sta lavorando per predisporre gli atti necessari per indire una procedura per la gestione indiretta dell’immobile, tenendo conto anche di alcuni spunti forniti dai partecipanti alla manifestazione di interesse, con l’onere, però, di sottoporre la documentazione alla verifica della Soprintendenza ai beni culturali.
“ Con l’auspicio – conclude Cerami – che con questa procedura si possa arrivare ad una concreta valorizzazione del villino Nasi, attraverso una gestione indiretta conforme al Codice dei beni culturali e che sia strutturata e finanziariamente sostenibile e non utilizzata soltanto per manifestazioni temporanee che risultano affascinanti soltanto per chi le propone”.