Il rapporto di Tenuta Gorghi Tondi con la natura in cui è immersa è viscerale sotto tutti i suoi aspetti. Da un versante il mare, i cui influssi, attraverso il vento, caratterizzano in modo inconfondibile le uve; dall’altro l’omonima Riserva Naturale protetta dal WWF, capace di offrire un habitat semplicemente unico per biodiversità nel panorama siciliano. Ed è in questa peculiare congiuntura, influenzata in modo decisivo dall’annuale andamento climatico, che ogni vendemmia trae le proprie sorti.
Il 2019, che nei suoi primi mesi è stato mite e poco piovoso, ha mostrato il suo vero volto in primavera, con delle medie di temperare invernali che si sono protratte fino al mese di maggio, più freddo che nelle annate precedenti e condizionato da importanti precipitazioni. Sotto il profilo fisiologico, l’andamento irregolare ha provocato un lieve ritardo nel germogliamento dei grappoli, impedendo che si verificassero quindi le migliori condizioni possibili per la successiva allegagione. Questo non solo ha provocato il predetto ritardo nello sviluppo delle uve, ma anche un calo in termini di resa produttiva. Le più interessate, con una riduzione fino al 20% rispetto alle medie produttive degli ultimi 5 anni, sono state le varietà a bacca bianca allevate nelle zone più esposte ai venti provenienti da sud, Grillo e Zibibbo in particolare.
Altre varietà autoctone, come il rosso Frappato e il bianco Catarratto, hanno invece raggiunto un buon risultato in termini di resa, mentre non si sono registrati cali significativi in altri vitigni a bacca rossa come Nero d’Avola e Syrah. Il calo più evidente ha visto protagonista il vigneto di Grillo Muffato, il più esposto al mare, una posizione privilegiata che, negli anni, ne ha enfatizzato le caratteristiche dando vita al Grillodoro, vino Passito da uve surmature e autentico nettare dell’enologia siciliana. Tuttavia, questa primavera i venti da sud, carichi di salsedine, hanno bruciato legiovani foglie e i piccoli grappoli, compromettendone la crescita e rendendo impossibile la produzione del prezioso vino.
“La vendemmia di quest’anno, seppur poco produttiva per certe varietà, sembra contenere grandi potenzialità, soprattutto per i vini che ci stanno più nel cuore”. Ad affermare questo concetto di prudenza è Annamaria Sala che, con la sorella Clara, guida oggi l’azienda di famiglia. “Anche per i vitigni autoctoni a bacca rossa, compreso il Syrah (tra le varietà internazionali, quella che meglio si è adattata al territorio della Sicilia), possiamo immaginare vini di grande eleganza e longevità. Lente maturazioni protratte con buone escursioni termiche tra giorno e notte, hanno determinato un maggiore apporto polifenolico, quindi complessità e corpo, oltre che grande eleganza. Vedremo. Gorghi Tondi è soddisfatta di questa vendemmia 2019 – conclude Annamaria Sala – anche se a causa delle temperature fredde, nei vigneti più esposti ai venti, la vendemmia del Grillo Muffato non si è potuta effettuare, proprio per l’esiguità del prodotto”.
Superato l'impasse primaverile, infatti, a partire dai primi di giugno le radici delle piante hanno individuato buone riserve idriche, accompagnate da temperature ottimali al di sopra dei 30 gradi, assenza di precipitazioni (che ha attenuato i rischi legati a peronospora ed oidio) e una favorevole escursione termica giorno/notte: tutte condizioni ideali per uno sviluppo vegeto-produttivo graduale e privo di stress idrici e termici. Di conseguenza, le uve a bacca bianca non hanno avuto difficoltà a raggiungere un perfetto equilibrio fra la loro componente acida e quella aromatica, mentre le varietà rosse, beneficiando dell’abbassamento delle temperature nei primi giorni di settembre, sono risultate ricche in polifenoli ed equilibrate in termini di carico zuccherino.
La vendemmia, così, ha preso il via il 12 agosto con il Grillo per le basi spumante (un ritardo di 10 giorni rispetto al 2018), seguito dallo Zibibbo il 21 dello stesso mese e proseguendo con tutte le varietà a bacca rossa – inframezzate dal Catarratto il 4 settembre –, per poi concludersi il 4 settembre con la raccolta del Merlot. Per quanto riguarda i vini bianchi, per il Grillo in particolare – di cui Tenuta Gorghi Tondi è una delle principali interpreti del territorio –, le analisi finora effettuate evidenziano una buona spalla acida e una grande struttura, risultando a livello aromatico superiori al 2018; inoltre, ci sono tutte le premesse per vini longevi e, soprattutto, sapidi, tratto distintivo dell’azienda. Per i rossi, l’ottimo equilibro fra acidità e livello zuccherino delle uve fa da preludio a vini che, al palato, risulteranno altrettanto equilibrati e morbidi. In particolare, la perfetta sanità e integrità dei grappoli ha permesso di attendere il raggiungimento dell’optimum della maturazione fenolica. Frappato e Nero d'Avola, soprattutto, stanno sorprendendo positivamente per la nitidezza del loro olfatto: seppur ci si trovi ancora agli esordi dell’affinamento, esistono tutti i presupposti per realizzare alcuni dei vini migliori degli ultimi anni.