Hanno catturato 40 esemplari tra cardellini e lucherini, li hanno rinchiusi in delle gabbiette per poi rivenderli nel mercato illegale del palermitano.
Giovedì scorso a Salaparuta sono stati fermati e denunciati dai carabinieri, due palermitani M.E. classe 63 e E.A. classe 59, disoccupati e con precedenti di polizia, al termine di una battuta illegale di caccia.
I due, infatti, avevano strumenti e materiale illegale per la cattura degli uccellini, destinati ad essere venduti al prezzo di 25/30 euro ciascuno. Gli uccelli dopo un controllo da parte del veterinario dell'ASP sono stati rimessi in libertà. Qui il comunicato dei militari:
Nella giornata del 7 novembre 2019, i Carabinieri della Stazione di Salaparuta, nell’ambito di un mirato servizio finalizzato al contrasto dei reati in danno della fauna avicola, hanno deferito in stato di libertà per i reati di maltrattamenti continuati di animali e uccellagione e caccia con mezzi vietati, due soggetti palermitani, M.E., cl.63 e E.A., cl.59, entrambi disoccupati e gravati da precedenti di polizia.
I due avrebbero compiuto una serie di atti illeciti finalizzati alla cattura illegale di volatili ed al maltrattamento degli animali, in assoluta violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e regolano l’esercizio della pratica venatoria.
L’operazione condotta dai militari dell’Arma contro i bracconieri, è scattata quando i militari del Comando Stazione di Salaparuta, durante alcuni servizi di controllo del territorio condotti in zone rurali, avevano notato la presenza di una automobile che aveva destato in loro il sospetto che potesse essere in corso qualche attività di bracconaggio, poiché carica di gabbiette.
I sospetti dei Carabinieri hanno trovato riscontro quando, nel corso della perquisizione dei veicolo, hanno riscontrato che nelle gabbiette vi erano contenuti circa 40 uccelli riportanti evidenti segni di maltrattamenti, riconducibili alle specie protette del tipo “cardellini” e “lucherini” destinati ad essere rivenduti nei mercati illegali del palermitano per cifre che vanno dai 25 ai 30 euro ciascuno.
Nel corso delle operazioni di controllo, i militari operanti hanno, inoltre, rinvenuto strumenti e materiali idonei per la cattura dei pennuti di genere vietato, che sono stati prontamente sottoposti a sequestro penale mentre, i piccoli volatili, dopo i dovuti accertamenti da parte di un veterinario dell’ASP di Trapani intervenuto sul posto, sono stati rimessi in libertà.