Il consiglio comunale di Santa Ninfa e quello di Salaparuta hanno approvato all'unanimità l'ordine del giorno in difesa del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele II di Castelvetrano a rischio. A Salaparuta durante il consiglio comunale hanno presenziato anche il presidente del consiglio comunale di Castelvetrano Patrick Cirrincione, i capigruppo consiliari Francesco Casablanca, Antonio Manuzza, Rosalia Milazzo e il consigliere comunale Giovanni Craparotta.
Le due istituzioni consiliari delle due città ritengono indispensabile una deroga alla legge Balduzzi «Per il mantenimento degli attuali standard sanitari del territorio, quantomeno soprassedendo, in attesa di un altro intervento legislativo, dal trasferimento di reparti» e dal ridimensionamento «Delle strutture sanitarie attualmente presenti».
Un declassamento dell'ospedale di Castelvetrano colpirebbe un territorio che ha un'utenza di oltre centomila abitanti,«che aumentano esponenzialmente nel periodo estivo». Per i consiglieri comunali di Santa Ninfa e di Salaparuta «Occorre ricordare che il presidio ospedaliero di Castelvetrano si trova al centro della Valle del Belice, progettato e costruito per servire un vasto territorio ad alto rischio sismico. Territorio classificato come zona sismica di secondo grado.