Il popolo delle «sardine» si è presentato anche a Modena nel giorno dell’appuntamento di Matteo Salvini per le regionali. Dopo aver riempito piazza Maggiore a Bologna giovedì scorso, a Piazza Grande ieri sera, nonostante la pioggia battente, erano circa in settemila.
Sotto gli ombrelli aperti, i manifestanti senza bandiere né simboli di partito hanno intonato Bella Ciao e ripetuto lo slogan «Modena non si Lega».
«Le Sardine sognano insomma di essere la Bad Godesberg di un riformismo che negli ultimi decenni è invecchiato nei salotti: gestiscono il movimento sui social, i loro post macinano like, ma soprattutto sanno travasare il virtuale nel reale. Greta sogna di cambiare il mondo, loro si accontenterebbero degli italiani. Sanno di doversi guardare le spalle e non solo dalla Lega: “Ci accusano di essere assassini – hanno dichiarato –, figli di papà, c...ari. Ci accusano di non esistere” […]. La scelta di Piazza Grande è stata simbolica. Perché a Modena ogni piazza ha una sua storia. Piazza Grande è il luogo in cui si specchiano i due soli, il religioso e il laico, il Duomo e il Municipio. Alla base della Ghirlandina, campanile della basilica ma di proprietà civica, sono ricordati i martiri della Resistenza. In una piazza così si celebra solo ciò che unisce» questo il racconto su Avvenire.