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21/11/2019 06:00:00

Il curioso intreccio tra coop, funzionari e sindaco Quinci a Mazara

Una cooperativa, che ha avuto rapporti con il Comune, fondata dal fratello del sindaco, con uno dei membri dello staff, che ha sede legale nello studio del capo di gabinetto del primo cittadino.

E’ l’intreccio certamente curioso che coinvolge l’amministrazione comunale di Mazara del Vallo guidata dal sindaco Salvatore Quinci. Un intreccio che potrebbe portare a conflitti d’interesse, e che certamente è da segnalare.

Andiamo con ordine.
Nel 2016 viene fondata a Mazara la cooperativa sociale “F.A.T.A.” onlus. Una coop che, tra le altre cose, ha nei suoi scopi sociali quello di ottenere appalti e concessioni per la progettazione e costruzione di opere e servizi, interventi edilizi, sociali, servizi di assistenza a persone disabili, bambini e tanto altro ancora.


La coop viene fondata da Filippo Quinci, fratello del sindaco, che ne diventa consigliere del direttivo all’atto della costituzione. Presidente è invece Francesco Sciacchitano, che è un dipendente del comune di Mazara del Vallo. Una volta eletto Salvatore Quinci ridefinisce il suo staff che deve essere formato da persone di fiducia che lo devono seguire nel suo operato. Tra questi viene scelto proprio Sciacchitano, il dipendente che fondò con il fratello la cooperativa.

Nulla di strano, nulla di irregolare, ci mancherebbe. E per evitare ogni eventuale imbarazzo nei mesi a cavallo delle elezioni amministrative Filippo Quinci, fratello del sindaco, viene estromesso dalla coop, per poi rientrare dopo l’elezione del fratello.


Ma perchè si parla di intreccio e di eventuale imbarazzo? Perchè un dipendente del comune è diventato membro dello staff del sindaco Quinci, fratello di Filippo con cui ha fondato la coop? Non solo. Ci sono altri aspetti curiosi di questa storia. Ad esempio quello che riguarda la sede legale della coop, che nel 2017 viene spostata nello studio dell’avvocato Irene Vassallo. Chi è? Vassallo viene nominata a luglio di quest’anno, poche settimane dopo l’elezione di Quinci, consulente a titolo gratuito del Comune per il “rafforzamento delle politiche di trasparenza e legalità degli amministratori”. Magari, tra le tante cose, potrebbe chiarire come mai la coop fondata e di cui è socio il fratello del sindaco ha sede presso il suo studio. E' una questione di trasparenza.  Poi sempre Vassallo viene nominata come capo di gabinetto del sindaco Quinci.

E qui non è più un ruolo da consulente esterno a titolo gratuito, c’è anzi una lauta retribuzione per lei: 65 mila euro lordi l’anno. Su questo incarico sono intervenuti i consiglieri del Movimento 5 Stelle di Mazara che hanno evidenziato come “oltre allo stipendio annuale previsto per il profilo ricoperto dalla professionista, pari a 25 mila euro annui, la giunta Quinci ha infatti deciso di corrispondere alla Vassallo un trattamento economico accessorio di quasi 40 mila euro annui. Una scelta, si legge nella delibera di giunta, dovuta alla alta professionalità della prestazione lavorativa richiesta e all’intenso impegno correlato alle attività istituzionali del sindaco: in pratica, un gravoso carico lavorativo rispetto al quale per l’ente sarebbe meglio prevedere un compenso complessivo parametrato a quello di un dirigente piuttosto che pagare, a esempio, il lavoro straordinario che di volta in volta esercitasse l’avvocato Vassallo”.


Un compenso elevato, per i 5 Stelle che fanno un parallelismo con l’ex sindaco Nicolò Cristaldi, finito più volte al centro di polemiche per i costi della sua amministrazione.
Un intreccio curioso quello tra la coop F.A.T.A. e l’amministrazione Quinci e il suo staff. Un rapporto che potrebbe portare a dei conflitti d’interessi. Perchè, ad esempio, in passato la coop ha chiesto la concessione gratuita dell’area comunale Giardino dell’Emiro e Parco di Miragliano. Era il 2016 e quinci era ben lontano dal pensare di diventare sindaco di Mazara. Ma se adesso la coop si ripresentasse alle porte del Comune chiedendo la concessione, anche gratuita, di qualche locale o area pubblica? Potrebbe esserci, appunto, un conflitto d’interessi tra il sindaco e la coop amministrata dal fratello, di cui è presidente un membro del suo staff e che ha la sede legale nello stesso indirizzo della sua segretaria particolare (o capo di gabinetto).


Il sindaco Quinci in queste ultime settimane è stato bersagliato dalle opposizioni,
Lega e 5 Stelle, sulla questione dei tributi non pagati. Tributi che avrebbe saldato dopo lo scoppio del caso. Ma il caso dei tributi coinvolgerebbe anche diversi consiglieri comunali. Molti consiglieri della città del Satiro, infatti, sarebbero morosi nel pagamento di alcune rate dei tributi locali. Per Lega e M5s questo dato sarebbe motivo di ineleggibilità o decadenza. “Ma la maggioranza in questo caso si è superata - dichiarano i grillini - pensando bene di minimizzare il problema sulla falsa riga del sindaco. Ci viene un sospetto: si medita uno sciagurato ed ignobile default in modo da fare 5 anni di bilancio commissariato e non fare niente dando la colpa a quelli di prima?”.


Adesso c’è questo nuovo caso. un nuovo intreccio non di poco conto, in termini di trasparenza. per l’amministrazione comunale di Mazara.