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23/11/2019 16:39:00

"I voli da e per Trapani, la mia lettera aperta ad Ombra"

 Egr. Dott. Ombra,

 

chi Le scrive è un semplice cittadino con una storia comune a molte famiglie Siciliane e Trapanesi nello specifico.

 

Storia di mariti e mogli lontani per motivi lavorativi, che non hanno, da parte dello Stato, nessun aiuto in termini di leggi per il riavvicinamento. Come saprà sono tanti, troppi i Siciliani che lavorano al nord e troppo grandi, immense le graduatorie da scalare per poter ritornare a casa quando si ha la fortuna/sfortuna di un impiego pubblico.

 

Storia di persone che hanno bisogno di effettuare una visita medica ma la Sicilia non ha strutture adeguate o un corso di aggiornamento per lavoro ma le grandi aziende puntano sulle città più collegate per convogliare più parti d’Italia.

 

Apprezzo molto quanto Lei si stia spendendo per risollevare le sorti del nostro aeroporto di Birgi ed è per questo che Le vorrei suggerire di non guardare solo alle destinazioni, nazionali o internazionali che siano, ma anche di battere sulla disponibilità delle giornate e degli orari dei voli, mi creda non per semplice comodità ma spesso per necessità.

 

Purtroppo, per la posizione geografica in cui si trova Trapani, non ci sono altri mezzi che ci permettono di avvicinare il nord al sud e quindi possiamo soltanto contare sul nostro aeroporto, anche se ne abbiamo un altro a 45 minuti da noi.

 

Quello che è risaputo da tutto il mondo è l’attaccamento di noi Siciliani alla nostra terra ed ancora di più alla famiglia.

 

Chiunque in queste situazioni, appena ne ha la possibilità, cerca di riavvicinarsi che sia verso il nord o viceversa.

 

Al momento però questa possibilità non è data su Milano da Birgi, esempio che Le faccio perché conosco bene.

 

Abbiamo subìto negli ultimi anni una situazione molto deficitaria sia in termini di voli che di costi. Da dicembre 2017 i voli sono diminuiti di gran lunga rispetto ai famosi tempi d’oro, fino a sparire completamente per il periodo invernale che stiamo trascorrendo e che, grazie a Lei, sono stati reintrodotti da fine marzo 2020, con grande clamore da parte di tutti, ma, che in realtà, sono rimasti quelli del primo taglio di due anni fa.

 

Entrando nello specifico da fine marzo prossimo avremo questa situazione:

Alitalia offre un volo giornaliero da Trapani verso Linate alle 13.40 ed un altro in senso opposto alle 11.15.

Con Ryanair verso Bergamo la situazione invece si complica:

si vola soltanto mercoledì, giovedì, sabato e domenica:

Mercoledì da Trapani alle 18.05 mentre da Bergamo alle 16.00

Giovedì e sabato da Trapani alle 21.55 mentre da Bergamo alle 19.50

Domenica da Trapani alle 22.00 mentre da Bergamo alle 19.55

 

Tenendo conto di quanto scritto in precedenza, Le chiedo, come fa una famiglia, che lavora durante tutta la settimana fino al tardo pomeriggio, a potersi ricongiungere almeno nel weekend se le giornate e gli orari sono questi?

 

Perché una persona che deve effettuare una semplice visita medica o un corso per motivi lavorativi, che potrebbero essere svolti in giornata, deve perdere ben tre giorni con ulteriori aggravi di spese di vitto e alloggio che potrebbero essere evitate?

 

Non bisogna pensare solo al turismo, benché di vitale importanza per l’economia del territorio, ma anche alla semplice vita quotidiana di un popolo, il nostro, che si trova per necessità a doversi spostare nel modo più agevole possibile ma che si vede costretto ad utilizzare un altro aeroporto dove questa possibilità invece viene data con ulteriori aggravi di costi di carburante, parcheggi o quant’altro.

 

Spero che questa mia riflessione, di cui sono certo terrà conto, Le ritorni in mente nei, Le auguro tantissimi, futuri accordi che prenderà da qui in avanti, con qualsiasi voglia compagnia, almeno per tutte le destinazioni italiane perché siamo davvero in tanti in queste situazioni e sparsi in tutta Italia ed abbiamo la necessità di avvicinarsi ai nostri cari, curarci e poter lavorare al meglio delle nostre possibilità e lo vogliamo fare partendo dal nostro aeroporto, facendo in modo così che le nostre spese rimangano nel nostro territorio.

 

Buon lavoro,

Vito Solina