La Lega di Mazara del Vallo interviene sul passaggio dall'opposizone alla maggioranza del loro ex consigliere Antonino Gaiazzo. I leghisti di Mazara dicono che non sono stati loro ad espellere Gaiazzo, dopo l'indagine che ha coinvolto il padre, ma che hanno soltanto sciolto il grupo consiliare. Poi interviene anche sull'incarico dato al fratello di Gaiazzo poco dopo il passaggio in maggioranza. Ecco la nota.
In riferimento all’articolo del quotidiano online TP24 che relativamente al passaggio da opposizione a maggioranza del consigliere A. Gaiazzo chiamava in causa la Lega- Salvini Premier di Mazara del Vallo riteniamo necessario dover chiarire che il partito non ha minimamente voluto , cosi come riportato, “far ricadere le colpe del padre sul figlio” anzi ,che nell’ottica del garantismo come atto dovuto a qualsiasi cittadino , non ha emanato nessuna nota di espulsione nei confronti di detto consigliere ma ha ritenuto opportuno comunque lo scioglimento del gruppo consiliare in attesa del percorso giudiziario.
Ciò premesso si ritiene opportuno evidenziare però come soprattutto negli ultimi consigli comunali sia risultato palese l’apprezzamento da parte di detto consigliere comunale, che ricordiamo eletto a supporto di un progetto amministrativo diverso, nei confronti dell’attuale amministrazione . A quel punto era pronta la lettera di sospensione dalle attività e dall’uso del simbolo di partito da parte della Lega – Salvini Premier per il sopracitato consigliere comunale che non si atteneva alla linea politica tenuta dal resto dei suoi esponenti, anticipata però dal passaggio dello stesso consigliere in maggioranza e in quota del movimento civico di riferimento all’attuale vicesindaco ed assessore, nonché ex assessore al bilancio , Vito Bilardello.
Ciò che dispiace è che la città di Mazara del Vallo è ormai quotidianamente riportata alle cronache amministrative, perché politiche non possono dirsi, a causa di improbabili e impensabili azioni di chi oggi gestisce la cosa pubblica.
Dispiace leggere ad esempio sempre nell’articolo di Tp24 la notizia con cui viene comunicato dell’affidamento di un incarico professionale definito "niente male" ad un diretto parente del predetto consigliere comunale, nello specifico ad un fratello, e a poche ore del passaggio dello stesso da opposizione a maggioranza ; e che la notizia viene data come qualcosa che succede a Mazara del Vallo indicata “La città dalle tante storie curiose”.
E’ pur vero che alcune di queste non sono storie curiose ma azioni amministrative che potrebbero avere quasi dell’incredibile se non fosse che poi invece sono reali. E ci riferiamo alle varie tinteggiature di urgenza richieste ed effettuate in qualche stanza dei piani alti del palazzo nell'immediatezza dell'ingresso di questa nuova amministrazione, o ai rilasci, non si è ancora compreso se autorizzati o meno, di pass gialli che consentono l’accesso a zone rosse. Rosse per la quasi totalità dei cittadini, ma non per tutti, rosse come quelle cooperative dalle sede legali in immobili delle proprie segretarie gestite da fratelli e membri del proprio staff. E ancora all'acquisto di poltrone prestigiose adeguate alle cariche ricoperte. O alle giustificazioni concesse agli amministratori , e non consentite ai cittadini, relative a morosità più o meno notificate, ma pur sempre esistenti. E ancora agli stipendi a consulenti e staff di cui ancora non conosciamo operato, preceduti da comunicati che raccontano del periodo buio delle casse del nostro comune.
Quanto la città è tenuta ad essere informata di ciò che accade nel palazzo , quanto una amministrazione ha l’obbligo di essere estremamente trasparente, quanto una classe dirigente o politica ha il dovere di essere esempio per chi si amministra, quanto conviene stare in maggioranza o quanto coraggio occorre per stare nei pochissimi banchi riservati ormai all’opposizione sono le domande che ,siamo certi, i cittadini stanno già ponendosi.