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06/12/2019 07:00:00

Sicilia, presentato il nuovo treno "Pop". Ne arriveranno 21 in tutta l'Isola

Si chiama Pop il nuovo treno a 4 carrozze che arriverà in Sicilia. Ha 4 motori di trazione e viaggerà a una velocità massima di 160 km/h, potrà trasportare fino a circa 530 persone, con oltre 300 posti a sedere. Una capacità di trasporto fino al 15 per cento superiore rispetto alla precedente generazione. «Oggi l'età media della flotta in Sicilia è alta ma, con questi nuovi treni, la abbassiamo a sette anni.

La Sicilia diventa in questa maniera la regione con una flotta media tra le più giovani d'Italia - ha detto Orazio Iacono, amministratore delegato e direttore generale Trenitalia- arriveranno in totale 21 treni Pop e 17 bimodali, e anche a batteria una novità assoluta in Europa. Questi 38 treni, più altri 5 che compra direttamente la Regione, arriveremo a 43 entro il 2021».

Il futuro dei treni sbarca in Sicilia, con i nuovi «Pop», ultima generazione della flotta di Trenitalia. L'Isola prima regione del sud a disporre di questi che sono gioielli da circa 7 milioni a pezzo. A fine anno ne arriveranno cinque, in tutto ne sono previsti circa 43, che daranno una «svecchiata» alla flotta siciliana, che diventerà giovanissima, con un età media di circa sette anni, tra le più competitive in Italia.

Il nuovo convoglio Pop sarà in circolazione sulla linea Palermo-Termini Imerese dal 15 dicembre. Alla cerimonia di consegna, alla stazione centrale di Palermo, hanno partecipato Nello Musumeci e Marco Falcone, Presidente e Assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Orazio Iacono, Amministratore Delegato Trenitalia, e Sabrina De Filippis, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, con i rappresentanti della ditta costruttrice Alstom, e qualche polemica ovviamente non è mancata, con Musumeci che ha tirato le orecchie ad uno dei rami di Ferrovie dello Stato, più precisamente Rete Ferroviaria Italia.

«Contestiamo a Rfi la lentezza nella predisposizione dei progetti. Non basta prevedere un obiettivo nella programmazione se poi per raggiungerlo servono dai 15 ai 30 anni. Un'azienda grande, complessa e articolata come Rfi deve poter avere un occhio particolare per il Mezzogiorno e per la Sicilia in particolare. Non sono compatibili i tempi dell'azienda con quelle delle esigenze dei siciliani», ha detto il Governatore, che si è detto comunque soddisfatto dell'arrivo dei nuovi treni, previsti dal contratto di servizio decennale firmato proprio dalla Regione.