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14/12/2019 13:27:00

Oggi a Trapani l'inaugurazione del sentiero Cai. Oltre 7.000 km di bellezza fino a Trieste

 Sentiero Italia CAI – Inaugurazione a Trapani

Questo pomeriggio a Trapani alle ore 17 alla Casina delle Palme e al Museo San Rocco, sarà inaugurata la prima tappa siciliana del Sentiero Italia del CAI. Per l’occasione arriveranno in città i vertici nazionali del Club Alpino Italiano, con il vice presidente generale Antonio Montani ed il presidente del CAI Gr Sicilia Onlus Francesco Lo Cascio. A fare gli onori di casa Vincenzo Fazio reggente della sottosezione CAI Erice e AgroEricino - Sezione di Petralia Sottana rappresentata dalla presidente Filippa Spitale e da Mario Vaccarella del CAI Tam, i sindaci di Trapani Giacomo Tranchida e di Erice Daniela Toscano, il Distretto turistico Sicilia occidentale con Rosalia D’Ali, ed il direttore del Museo San Rocco don Liborio Palmeri che celebrerà una messa dedicata al Club Alpino italiano. La cerimonia si svolgerà al porto, alla Casina delle Palme dove verrà
scoperto il pannello installato dal CAI Erice e Agroericino che segna le prime tre tappe del Sentiero Italia CAI in Sicilia e prosegue lungo tutta la penisola italiana fino a Trieste. Il percorso parte dalla Sardegna, precisamente da Santa Teresa di Gallura, in provincia di Sassari, per poi proseguire in Sicilia, partendo da Trapani con prime tre Tappe ad Erice, Custonaci e riserva dello Zingaro, per poi continuare dopo avere
percorso le Madonie, Nebrodi, Peloritani e l’Etna, lungo tutta la dorsale Appenninica fino ad attraversare l’intero arco delle Alpi.

Complessivamente quasi 7.000 chilometri di Sentiero, suddiviso in circa 400 tappe per concludersi a Muggia, in provincia di Trieste. Il Sentiero Italia è stato segnato con i simboli S.I. uniformato da cartelli segnavia forniti dal CAI colorati di rosso-bianco-rosso. Il percorso è stato mappato e geo referenziato e viene promosso nel portale web: www.sentieroitaliacai.it , grazie al lavoro di migliaia di volontari che hanno recuperato lunghi tratti di itinerari preesistenti in Sicilia, quali regie trazzere ed antiche vie di comunicazione risalenti all’antichità. Il tutto passando da 6 siti naturali Unesco, 20 regioni italiane, ed attraversando 360 comuni. In provincia di Trapani sono previste in tutto 7 tappe per un totale di 114 chilometri. L’idea originale del Sentiero Italia nasce nel 1983 da una intuizione di un gruppo di giornalisti e scrittori, poi riunitisi nell’Associazione Sentiero Italia. In seguito, con la collaborazione del CAI, l’Associazione nel 1995 lancia l’evento Cammina Italia, aperto a tutti e guidato dal gruppo di giornalisti alpinisti, quali Teresio Valsesia, Riccardo Carnovalini e Giancarlo Corbellini. Un folto gruppo di escursionisti parte con loro dalla cittadina sarda di Santa Teresa di Gallura, in provincia di Sassari, per coprire gran parte del percorso in
otto mesi. L’iniziativa è stata ripetuta nel 1999, questa volta con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini con circa un migliaio di camminatori. Nel 2018 il Club Alpino Italiano annuncia, d’intesa con l’Associazione Sentiero Italia, l’intenzione di lanciare un progetto nazionale per recuperare e rilanciare il tracciato, in collaborazione con i volontari delle Sezioni e Sottosezioni, rinominandolo Sentiero Italia CAI.

La Sottosezione CAI di Erice e Agroericino ha collaborato attivamente al progetto coordinato dalla SOSEC con i propri soci volontari che si sono occupati di coordinare e segnare le prime tre tappe del Sentiero Italia CAI in provincia di Trapani (Tappa 1: Trapani-Erice, Tappe 2: Erice-Custonaci, Tappe 3: Custonaci-Macari) per una lunghezza complessiva di circa 40 km. La SottoSezione ringrazia pertanto i soci volontari che più di altri si sono distinti in questa attività: Angela Savalli , Monica Cassetti, Roberto Mazzeo, Fabio Marino e Mauro Bannetta, coordinati da Giovanni Condorelli e Vincenzo Alliata quali operatori Sezione Sentieri e Cartografia.

La prima tappa: da Trapani ad Erice (lunghezza: 9,13 km circa), parte dal porto della città e precisamente dalla Casina delle Palme, dove sabato pomeriggio si terrà la cerimonia di inaugurazione. La seconda tappa: da Erice a Custonaci (lunghezza: 15,65 km), per poi continuare costeggiare Monte Cofano verso la zona di Macari (lunghezza: 14,12 km), per proseguire verso la Riserva dello Zingaro e Scopello (13,57 km), Segesta (21,79 km), Alcamo (14,85 km) e Masseria Dammusi (25,02 km) entrando quindi in provincia di Palermo e Catania, per continuare fino a Messina.

“Nel 2019 anno dedicato al turismo lento che ha visto esplodere la voglia di camminare sui percorsi naturali è stato realizzato il Sentiero Italia CAI. Oltre 7.000 km di sentiero di grande bellezza che attraversa tutta l’Italia, valorizzandone i territori, soprattutto i paesaggi collinari e montani “dichiara Vincenzo Fazio“. Il percorso accomuna e collega ben 360 comuni con culture e vissuti diversi. Ed è proprio questa grande
diversità italiana di territori, di usi, di costumi e tradizioni, che viene collegata dal fil Rouge rappresentato dal Sentiero Italia CAI. Questa diversità rappresenta la ricchezza più grande del nostro Paese. Il Sentiero Italia è un percorso nato e concepito per mettere in connessione le diversità antropologiche regionali, provinciali e locali del nostro paese, per connetterle in chiave di “cammino da percorrere insieme”.

Oltre ad essere un percorso fisico, ben segnato dal CAI, è anche un percorso simbolico, un percorso dell’anima, che vuole condurci verso una maggiore consapevolezza e voglia di integrazione culturale e sociale, di cui questo paese ha davvero tanto bisogno, abbassando i muri dell’individualismo. Collegando ed attraversando le montagne incantate di tutte le regioni d’Italia, il SI vuole mettere in connessione il paese dando valore alla ricchezza che scaturisce dalla bellezza dei paesaggi e, al contempo, dalle relazioni umane tra la gente comune, che si
connette per camminare insieme. Ed è proprio la connessione sociale che fa bene e può far crescere il Paese. Il SI è stato un sogno concepito da uomini visionari come Teresio Valsesia ed i suoi amici, che per primi lo hanno attraversato. E’ stato un progetto molto ambizioso idearlo e soprattutto realizzarlo e credo che i circa 400.000 soci che oggi aderiscono al CAI ne sono tutti molto orgogliosi”.