Sotto l’albero di Natale c’è un dono che non farà piacere ai siciliani, viene da lontano e si chiama disavanzo. Il buco di 2 miliardi di euro è stato creato dai governi del passato, l’eredità che deve gestire il governo, presieduto da Nello Musumeci, è pesante.
Le polemiche sollevate sui territori sono legate a una serie di tagli che di fatto menomerebbero l’azione amministrativa dei sindaci, attività artistiche e culturali, la sanità, gli aeroporti minori: Birgi perderebbe 4,5 milioni di euro e Comiso 750.
Perché utilizziamo il condizionale? Perché la manovra correttiva deve passare al vaglio dell’ARS, convocata per il 27 dicembre, per essere votata dai parlamentari.
Su Birgi poi la situazione è diversa, la V commissione regionale ha già bocciato il provvedimento con cui si opererebbe il taglio consistente.
Ottimista di fatto è anche il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, che ha piena fiducia nell’operato del governatore siciliano.
Intanto si tratta a Roma, con il governo nazionale, affinchè si riesca a spalmare questo disavanzo in dieci anni, evitando i tagli di adesso.
In soccorso della Regione dovrebbe arrivare proprio il Ministro per il Sud, Peppe Provenzano, che in varie occasioni ha bacchettato l’esecutivo, incapace a spendere i fondi europei.
Musumeci e Ruggero Razza, assessore alla Sanità, hanno chiesto aiuto a Matteo Salvini: nessuna opposizione all’inserimento nel decreto Milleproroghe della norma salva Sicilia.
La questione viene liquidata come una scelta scellerata del governo di Rosario Crocetta, che ha impedito la rateizzazione del disavanzo per trenta anni: si fanno i conti con i debiti del passato.
Non è d’accordo Antonello Cracolici, deputato Pd, riconoscendo il fallimento nell’allora governo di Raffaele Lombardo con Gaetano Armao assessore al Bilancio.
Le frasi pronunciate da Musumeci, durante l’incontro di fine anno con la stampa, sono state oggetto di critica da parte degli esponenti del Pd, il presidente infatti avrebbe lamentano la mancanza di presenza delle forze di governo e i Ministri pronti a criticare la Regione.
Peppino Lupo, capogruppo dem, ha parlato di parole “Irrispettose e senza senso istituzionale”.
I Comuni intanto si riuniranno in assemblea regionale il 27 dicembre per fare il punto della situazione: sono già in grave difficoltà economica.