Un anziano agricoltore di Marsala, dopo una battaglia processuale durata 4 anni, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo.
Angelo Gentile classe 1944 non è responsabile della morte di un giovane romeno, avvenuta la sera del 23 ottobre 2013, in contrada Santo Padre delle Perriere, nei pressi del rifornimento carburanti. L'agricoltore era alla guida dell’autocarro contro il quale si schiantò un 25enne romeno (A.N.P.) che viaggiava su un ciclomotore e che circa quattro ore dopo morì al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”.
Durante il processo che si è tenuto al Tribunale di Marsala c'è stata una battaglia sulle perizie. E' stata accolta dal giudice la richiesta della difesa di nullità assoluta della perizia del primo perito nominato dal Tribunale. Una perizia lacunosa secondo l'avvocato che ha difeso l'agricoltore, Cettina Inglese.
Il nuovo perito nominato dal Tribunale, poi, ha condiviso la perizia presentata dal perito della difesa.
Ieri il giudice ha emesso sentenza di assoluzione con la formula della vecchia insufficienza di prove. “Una condanna sarebbe andata contro al principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio”, dichiara la legale.
L'incidente stradale, dicevamo, è avvenuto nel 2013, con il giovane romeno morto poche ore dopo.
Eppure, nell’immediatezza, le sue condizioni non apparivano così gravi. Tanto che lo stesso giovane avrebbe detto: “Non mi sono fatto niente…”.
Alle 21.15, il ragazzo fu, infatti, dimesso con una prognosi di guarigione di 30 giorni (frattura del bacino, lesione all’aorta della gamba e un ematoma al capo). Il giovane, comunque, non lasciò i locali del Pronto soccorso perché era a piedi. Probabilmente, attendeva che qualche parente o amico andasse a prenderlo. Poco prima di mezzanotte, però, improvvisamente le sue condizioni si aggravarono: abbassamento della pressione e successiva embolìa. Quindi, il decesso a causa di un arresto cardiovascocircolatorio.
Tutti argomenti che l’avvocato Inglese ha evidenziato durante il processo. E inizialmente i sanitari erano stati indagati, ma il consulente medico della Procura affermò che non avevano responsabilità. Per questo motivo, contro di loro non si è proceduto penalmente.