Che il reddito di cittadinanza sia un'operazione che non sta risolvendo affatto il problema della disoccupazione, visto che è nato con questo scopo, è sotto gli occhi di tutti.
I numeri della Regione Sicilia sono fortemente indicativi di come sta andando male tutto il progetto. Il rapporto tra chi percepisce il reddito e il lavoro disponibile è di 1 a 900. In pratica ogni 900 persone che percepiscono il reddito di cittadinanza in Sicilia, c'è la disponibilità di un solo posto di lavoro.
L'allarme del CNEL - Con questi numeri diventa un'impresa quasi impossibile trovare lavoro ai circa 158 mila beneficiari della misura bandiera del Movimento 5 stelle. Non a caso, ieri, il Cnel, presentando il rapporto sul mercato del lavoro, ha lanciato l’allarme «Riteniamo importante – dicono gli esperti - che vada monitorata l’applicazione del reddito di cittadinanza per evitare soluzioni che scoraggino la ricerca attiva di occupazione e la partecipazione a programmi di formazione».
Le offerte di lavoro - Sono solo 173 i posti di lavoro attualmente offerti nella bacheca della Regione. Di questi 30 a tempo indeterminato e 143 a tempo determinato. Commessi, agenti assicurativi, meccanici, assistenti per anziani e ragionieri. Nello specifico 10 posti per una casa di riposo di Palermo, 50 addetti alla vendita per una società di Bronte e 50 (di cui 400 complessivi in Italia e all’estero) come animatori turistici nei villaggi vacanza. Le offerte provengono per la maggior parte da Ragusa, Messina e Catania, mentre ad Agrigento, Caltanissetta e Trapani non ce ne sono. Le offerte dovrebbero crescere con gli incentivi alle aziende che inseriranno in un nuovo portale le posizioni aperte. Deve essere entro i cento chilometri dal comune di residenza la prima proposta fatta ai beneficiari. La seconda entro duecento e infine la terza in tutta Italia.
Sicilia seconda dietro la Campania - La Sicilia si trova dietro la sola Campania tra le Regioni con il maggior numero di cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda i comuni siciliani, ce ne sono alcuni in cui la percentuale dei beneficiari supera il dieci per cento dei residenti come a Castelvetrano, dove sono quasi 4mila le persone che ne beneficiano.
La situazione nei comuni siciliani e i corsi formazione - A Palermo nel centro per l’impiego di via Praga, 300 persone chiedono di poter beneficiare del reddito di cittadinanza. Nell'intera provincia sono 53mila i beneficiari della misura, 29mila soltanto nel capoluogo. E Lunedì partiranno i laboratori di inserimento tenuti dai navigator e dal personale dell’Anpal. Più di cento persone al giorno parteciperanno a lezioni sui diritti e i doveri nel lavoro o su come si realizza un curriculum. Il corso formativo di circa mille persone, ha un problema che gli uffici stanno cercando di risolvere: i beneficiari hanno fornito una mail o un numero di telefono sbagliato, oppure non rispondono alle chiamate.
A Ragusa i colloqui con i beneficiari del reddito stanno procedendo più velocemente. E nei primi mesi dell’anno prossimo inizieranno alcuni tirocini formativi, degli apprendistati e dei servizi civili. Le aziende, vengono coinvolte anche con l'organizzazione di un "Job caffè" - afferma il direttore del centro per l’impiego Giovanni Vindigni. "Stiamo lavorando da anni all’incremento delle offerte e stiamo incassando qualche risultato.
I comuni non partecipano alle offerte di lavoro - I comuni non stanno partecipando e non ci sono progetti degli enti in cui inserire i beneficiari. Secondo l’Anci regionale, l’associazione che raggruppa i comuni, però, mancano i regolamenti che diano le indicazioni agli enti.