Ha offeso i carabinieri su Instagram ed è stato denunciato alla Procura dei Minori di Bologna. Gli haters sono avvisati. L’anonimato in rete non esiste. Lo ha appreso a sue spese un adolescente reggiano, che ha commentato senza risparmiare offese all’Arma un post sul recupero dello “scudo di Garibaldi” (opera unica nel suo genere, donata dal popolo siciliano in segno di affetto e riconoscenza dopo lo sbarco di Marsala e trafugato nel 2000 dal Museo Nazionale del Risorgimento di Palazzo Vittoriano) da parte dei militari del reparto operativo tutela patrimonio culturale.
Il giovane è stato identificato dai carabinieri della stazione di Santa Croce. L’offesa pubblica rivolta nei confronti delle istituzioni può essere punita fino a tre anni di reclusione, perché il social network è considerato un mezzo pubblico e non di uso privato come molti erroneamente ancora credono.