Venerdì le orche di Genova sono arrivate nello stretto di Messina. Ma sono solo in tre. Si pensa che Dropi, un esemplare giovane che già era apparso malato, non ce l’abbia fatta.
Ad avvistarle e filmarle, un pescatore. Manca una fotoidentificazione precisa, i biologi però ipotizzano che siano le stesse. L’orca femmina, identificata con il codice SN114, è stata poi ribattezzata Zena attraverso un sondaggio on line.
A Genova le orche sono diventate un simbolo: sempre lì, per quasi tre settimane, così vicine che si potevano osservare dalla costa. Poi all’improvviso, intorno al 18 dicembre, hanno iniziato a spostarsi. Prima a ovest, verso Vado Ligure, poi a est, a largo di Portofino. Le maestose dorsali spuntavano ovunque.
Intanto, nella baia di Olympia, vicino a Seattle, nello stato americano di Washington, due giganteschi leoni marini sono saliti a bordo di una barca a vela ancorata in rada. Con il loro peso hanno spinto la prua sott’acqua.