Arriva la beffa del Reddito di Cittadinanza, per il Movimento Cinque Stelle.
Secondo i dati ufficiali, infatti, alle ultime elezioni regionali in Calabria, i voti per il Movimento sono stati meno di un terzo del totale dei percettori del Reddito, che la misura bandiera dei grillini.
Calabresi ingrati!
Il 7,35 per cento del candidato alla presidenza della Regione, Francesco Aiello, non è il fatto più preoccupante. Il problema vero per i pentastellati è che conti alla mano un beneficiario su tre del reddito di cittadinanza non ha votato M5s. Proprio qui, nella terra in cui nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018 il Movimento 5 stelle aveva raggiunto la vetta del 43,4 per cento dei voti, si è consumata una disfatta che avrà conseguenze.
"La politica del reddito di cittadinanza non ha pagato in Calabria. Basti pensare che le persone che hanno ottenuto nella regione il Reddito sono state 62mila mentre il Movimento 5 Stelle ha raccolto 48.000 voti in queste elezioni, quindi non è una politica che paga" dice all’Adnkronos Mario Caligiuri, per anni sindaco di Soveria Mannelli e professore ordinario di Pedagogia della Comunicazione all’Università della Calabria.
Già nelle scorse elezioni europee i cittadini calabresi avevano dimostrato meno entusiasmo verso il Movimento 5 Stelle, che prese comunque un buonissimo 26,7 per cento. Domenica scorsa invece un percettore su tre del sussidio simbolo del M5s (reddito o pensione di cittadinanza) ha messo altrove la croce sulla scheda elettorale. I numeri sono chiari: in Calabria il Movimento ha ottenuto 48.784 voti. I nuclei familiari che percepiscono reddito e pensione di cittadinanza sono 69.837, in tutto 174 mila persone.