Grande partecipazione, nella serata di venerdì 31 gennaio, alla presentazione della monografia “Elogio della simmetria – L’arco creativo di Enzo Tardia” organizzata dal Rotary Club di Trapani, con un pubblico attento e numeroso che ha affollato gli spazi del Museo Regionale Pepoli per ascoltare gli interventi degli illustri relatori che hanno rapito l’interesse della folta platea ripercorrendo le opere pittoriche del Maestro Tardia dal 1988 al 2019.
Il convegno, moderato dal Presidente del Rotary Club di Trapani, Livio Marrocco e introdotto dalla dirigente del Polo Museale di Trapani dott.ssa Maria Concetta Scavone, ha annoverato gli interventi di illustri critici d’arte quali il professore Tanino Bonifacio, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Gibellina, e il professore Aldo Gerbino, curatore della monografia. Presente anche il Sindaco della città di Trapani, Giacomo Tranchida.
Con l’intento di proiettare l’ampio pubblico presente in sala nel concept delle opere pittoriche astratte di Enzo Tardia, i critici d’arte, Tanino Bonifacio prima e Aldo Gerbino poi, hanno svelato con linguaggio apodittico e filosofico, che va oltre alla classica lectio magistralis, le interconnessioni tra soggetti intrinseci (realtà, bellezza, arte) e i contenuti interpretativi.
“Di fronte ad un mondo di mediocrità, per fortuna ci viene incontro un’ancora salvifica che si chiama Arte. A mio avviso l’arte è l’unica possibilità per poter recuperare la dimensione dell’umano. L’arte è la forma in assoluto che più ci dà la possibilità di generare bellezza e abbraccio verso l’umanità", afferma il Prof. Tanino Bonifacio nel suo intervento. "In tutte le forme dell’arte contemporanea io ho trovato che l’opera di Enzo Tardia è un abbraccio che produce bellezza, bellezza consolatoria, bellezza che aiuta a vivere il quotidiano attraverso l’abbandono. Tutta la produzione, dalla prima alla ultima opera, la pittura di Enzo Tardia sottrae ognuno di noi dalla vita quotidiana per entrare in una dimensione alta e per proiettarci nella sua arte, nella sua dimensione, nei suoi territori mentali. Questa operazione lo accomuna al grande maestro d’arte Vincent Van Gogh. Entrambi nelle proprie opere si portano nella 'terra di mezzo' da dove osservano frammenti di umanità, suggerendo a ognuno di avere il coraggio di astrarsi per poter guardare meglio le cose coltivando il sentimento dello stupore per far palpitare l’anima. Le opere di Enzo Tardia sono la misura poetica dello stupore umano”.
L’evoluzione artistica del maestro è al centro della dissertazione del Prof. Aldo Gerbino
“Nella prima fase del suo lavoro, Enzo Tardia incomincia a raccogliere quello che è un percorso cha ha già una sua datazione. La mia frequentazione con questo giovane artista ossessivo risale ai primi anni ’80-’90, quando il suo mentore, la sua linfa vitale, era il ben noto cugino, Lino Tardia, il quale nella sua fase di vita riflessiva, senile direi, ha ammantato con il suo affetto il nipote per consegnare parte della propria esperienza, non per parentela ma per un trasporto di colleganza comune sul proprio sentire e sul proprio percepire il mondo. Non è un caso abbia usato il termine ossessivo riferendomi a Enzo Tardia, perché l’ossessione soprattutto nel campo dell’arte è fondamentale poiché incide fortemente su una volontà di operare attraverso il proprio modo di vedere il mondo così da poter meglio penetrare la realtà”.
Questa prima fase è rappresentata da un’arte più figurativa dei luoghi che circondano il pittore, dove il senso del mare e di liquidità prevale. A un certo punto, la forma si converte in forma e simmetria. La simmetria in Tardia diviene uno scatto gnomico e la ricerca di ordine diviene fondamentale, ancora e costruttivamente ossessiva. Le primordiali “formazioni diventano linee, linee che si intrecciano che formano labirinti, collage dedalici e così via. Come se ci fosse una appropriazione di una forma più semplice di artigianalità. Questa geometria, questo assetto ordinato, è nato da una forma già ancestralmente più disordinata”.
“La simmetria è un atto di conservazione, è un atto di mantenimento di un processo evolutivo, la asimmetria è un atto di crescita per raggiungere un nuovo ordine morale”. L’astrattismo, il futurismo, la geometria figurativa, a chi non è aduso alla lettura, all’arte, può sembrare stucchevole, ripetitiva ma “è proprio nel lavoro ossessivo che si maturano i sistemi di comunicazione, si reiterano i valori di ricerca, si nasconde l’evoluzione culturale”.
“Aggiungerei che nei lavori di Tardia - conclude il Prof. Gerbino - non manca la componente ludica attraverso la quale si raggiungono altre suggestioni, altre sollecitazioni e ci impegna a cercare di comunicare questo tipo di ricerca”.
La preziosa monografia è stata realizzata in carta naturale dalla Fondazione Thule Cultura a cura del Fondatore e Presidente Tommaso Romano e si pregia del patrocinio del Comune di Trapani e del Comune di Gibellina. Tra le recensioni di alto spessore spiccano le parole di omaggio a Tardia del grande Maestro Ugo Attardi (1923-2006): “Nelle opere di Enzo Tardia, dunque, l’abito dell’astrazione veste e aggiunge verità al suo sentire il potente respiro della natura, arena e compagna della sua quotidiana vicenda: e le piane di Erice, il mare di Trapani e d’Africa, gli orizzonti, i miti, i sogni, le fatiche dei marinai mediterranei, tornano a esistere (non detti) nel tessuto più segreto della sua arte. Tale organizzazione-integrazione, di cui pochi oggi sono capaci, mi sembra essere l’essenziale forza di questo artista. E non è di certo poca cosa”. Roma, 2004 – pag 97.
La monografia il 15 febbraio 2020 sarà presentata a Marsala (al Convento del Carmine) e il 21 marzo 2020 a Gibellina (unitamente ad una mostra delle opere dell’artista) al Meeting di Pietro Consagra.
Anna Restivo