Non solo mafia. Paolo Ruggirello, l'ex deputato regionale finito in carcere nell'operazione Scrigno, aveva interessi diretti nei servizi sociali e nel mondo delle cooperative. Un caso su tutti, che emerge dalle carte, è quello della cooperativa Serenità, che a Marsala gestiva il centro Arcobaleno, di Strasatti.
A Marsala i servizi sociali sono finiti da tempo nell'occhio del ciclone per tante cose strane che accadono nei rapporti tra cooperative e istituzioni. Cose strane che abbiamo raccontato su Tp24 diverse volte.
E nel fascicolo del processo Scrigno, che è alle battute iniziali, c'è anche un'importante capitolo che riguarda i servizi sociali a Marsala, l'influenza di Paolo Ruggirello, la cooperativa Serenità. Un capitolo arricchito da una testimonianza inedita e spontanea. E' quella di Stefania Mistretta, direttrice del centro Arcobaleno, donna vicina all'ex deputato regionale, persona di riferimento per Ruggirello nella gestione delle cooperative a lui riconducibili. Il nome di Mistretta viene fuori insistentemente dalle carte. Lei non è indagata ma qualche giorno dopo l'arresto del deputato regionale decide di presentarsi in Procura, a Palermo, e parlare, rendere dichiarazioni spontanee per dire la sua a proposito delle tante cose emerse e che la riguardano.
Stefania Mistretta, da 20 anni assistente sociale, racconta come ha conosciuto Ruggirello. “Il mio rapporto con lui nasce ad agosto 2015, quando mi sono recata all'Ars dopo aver perso il lavoro, per trovare un interolocutore che ci accompagnasse negli uffici regionale al fine di capire l'iter burocratico per l'avvio di alcune strutture operative nel settore assistenziale”. Il rapporto cambia, si trasforma. “Dopo alcuni mesi ha avuto inizio un interesse personale di Ruggirello nei miei confronti. Inizia così un rapporto più intimo tra di noi, durato circa otto mesi, durante il quale Ruggirello era comunque molto più coinvolto rispetto a me”. La relazione finisce, e il loro rapporto si trasforma in semplice amicizia.
Un rapporto che entra nelle pagine di cronaca giudiziaria quello tra la Mistretta a Ruggirello, tant'è che gli inquirenti chiedono se la donna fosse a conoscenza di alcuni rapporti tra l'ex deputato regionale e personaggi vicini a cosa nostra. Sono gli anni in cui Ruggirello è uno dei politici più potenti in provincia di Trapani. Mistretta parla, ad esempio di Lillo Giambalvo. “Gli feci notare (a Paolo Ruggirello, ndr) che era stato coinvolto in vicende giudiziarie ma lui mi tranquillizzò dicento che era stato assolto. Ruggirello mi precisò che in precedenza lo aveva aiutato pagando il suo avvocato. Non ho mai avuto alcuno contatto telefonico con Giambalvo”.
Un contatto ci fu invece tra Ruggirello, Mistretta, e il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Un giorno l'ex deputato regionale chiama il sindaco e chiede un appuntamento, va addirittura a casa sua. C'è un inghippo con la sua cooperativa da risolvere. Lo racconta così, quell'incontro, Stefania Mistretta. “Ricordo di essere stata a casa del sindaco di Marsala insieme a Rosa Maria Bavetta (presidente della cooperativa Serenità) e Ruggirello. Il motivo era legato alla gara di segretariato sociale vinta per sorteggio presso quel Comune, in seguito alla quale il Comune stesso non ci ha poi fornito alcuna collaborazione. Volevamo ottenere un supporto che rendesse attuabile il nostro progetto, ma non abbiamo ottenuto lo scopo e dopo circa due anni abbiamo abbandonato il progetto”. Mistretta conferma quanto detto anche da Ruggirello, che il sindaco di Marsala non si attivò, non accelerò le procedure.
Non fa cenno però a quanto dichiarato da Ruggirello, sulle minacce che la cooperativa avrebbe subito da parte di funzionari del Comune.
Stefania Mistretta fa un riepilogo dei progetti di cui si è occupata nel periodo in cui frequentava Ruggirello. Per conto della cooperativa Serenità si è occupata del centro diurno per l'autismo e del segretariato sociale a Marsala, del servizio accoglienza stranieri a Castelvetrano, del progetto per l'avvio di case rifugio a Marsala e Trapani. “Ruggirello non aveva alcun interesse economico diretto in questi progetti anche se in relazione alla casa rifugio di Trapani è stato individuato quale sede un immobile di proprietà di Ruggirello”. Per questo immobile all'ex deputato regionale veniva corrisposto un canone d'affitto di 1500 euro al mese per il primo anno e dal secondo anno di 2000 euro. Alla cooperativa il Comune corrispondeva circa 2200 euro ad ospite e la comunità ne poteva ospitare massimo dieci. Racconta, Stefania Mistretta, che la moglie di Ruggirello era stata assunta al centro autismo di Marsala. Mentre la fidanzata del nipote dell'ex deputato regionale era stata assunta alla casa rifugio di Trapani. Ma le assunzioni nelle cooperative sotto l'ala protettiva di Ruggirello erano ben altre, e riguardavano anche parenti di politici e funzionari.
Non voleva guadagnarci direttamente, Ruggirello, con le cooperative, dice Mistretta. Ma era entrato nel giro vizioso che gli permetteva di avere una certa influenza. Permetteva, a Ruggirello, di riempire il suo bacino di potere in giro per la provincia. Stefania Mistretta è stata al suo fianco per diverso tempo e ha potuto guardare da vicino cosa fosse quel potere.