Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/02/2020 08:36:00

"Ha rubato 300.000 euro e gioielli a Manuguerra". Indagata l'ex compagna Montalto

 Grandi amori che finiscono male.

Avviso di conclusioni delle indagini preliminari, e contestuale informazione di garanzia, per Concetta Montalto, già consigliere comunale di Erice (e candidata a Sindaco)  e per Giuseppe Barbara chiamati a rispondere del reato di furto.

I due, secondo l’accusa, si sarebbero impossessati di 300 mila euro e di gioielli per un valore complessivo di 50 mila euro, prelevandoli dalla cassaforte dell’abitazione di Luigi Manuguerra, ex compagno di Concetta Montalto.
Il piano, ideato dalla donna, sarebbe stato eseguito con la complicità di Giuseppe Barbara che conosceva l’abitazione di contrada Rosariello, nel territorio di Valderice, per aver eseguito lavori edile nell’immobile di Luigi Manuguerra. Il furto è stato commesso nell’aprile del 2016.

Per Luigi Manuguerra si tratta di una vicenda che potrebbe, paradossalmente, giocare a suo favore. Manuguerra, infatti, è stato rinviato a giudizio per voto di scambio, in riferimento alle elezioni amministrative di Erice del 2017. E la difesa punta, tra le altre cose, anche sul fatto, che Manuguerra non aveva liquidità anche a causa del clamoroso furto che aveva subito.

Va anche detto che sulle indagini pendeva inizialmente una richiesta di archiviazione, poi revocata. E dunque si va verso un probabile processo, con un'indagine che, però, presenta molte anomalie, ed infatti si avvia a conclusione dopo quasi quattro anni dal furto, nonostante i legali della parte offesa avessero prodotto molti documenti e diverse istanze.