Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/02/2020 18:40:00

La siccità e il caldo invernale mettono a rischio le colture siciliane

Le temperature alte e la siciità stanno mettendo in ginocchio le colture in Sicilia. L'allarme è lanciato dalla Coldiretti Sicilia, preoccupata per la siccità generata dal caldo anomalo in quella che dovrebbe essere la stagione più fredda dell’anno.

La siccità e il vento minacciano le lenticchie di Ustica, mentre nelle Eolie le raffiche di vento colpiscono il terreno producendo danni agli ortaggi. La mancanza di pioggia, tuttavia, sta provocando problemi anche al pascolo. Nel ragusano, per esempio, l’erba è secca e si temono speculazioni sul prezzo del fieno.

L’allarme siccità, tuttavia, riguarda l’intera Sicilia: i problemi più grandi riguardano il grano e gli altri seminativi che hanno bisogno di concime. Le fave, in alcune parti dell’isola sono fiorite con anticipo e hanno bisogno di irrigazioni. “Quello che stiamo vivendo – commenta il presidente regionale Francesco Ferreri – impone interventi immediati. Se continua così i problemi aumenteranno e dobbiamo essere pronti a fronteggiare l’emergenza con piani adeguati. I danni e le conseguenze dei cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti e occorre agire subito per prepararsi ai prossimi mesi”.