Accusa la moglie di averlo investito con l’auto, per poi fuggire senza soccorrerlo, è finisce sotto processo per calunnia. Imputazione dalla quale, però, adesso è stato assolto. Sul banco degli imputati il 37enne marsalese Ignazio Liuzza, gestore di un bar a Strasatti.
A difenderlo è stato l’avvocato Duilio Piccione, che naturalmente lo assiste anche nel processo che vede l’uomo accusato di un reato ancora più grave: maltrattamenti in famiglia. Questo secondo processo, davanti al giudice Lorenzo Chiaramonte, è ormai in dirittura d’arrivo.
Per quanto riguarda la vicenda della presunta calunnia, secondo l’accusa, l’imputato, il 5 maggio 2017, con una querela orale sporta ai carabinieri, accusò la moglie di lesioni volontarie e omissione di soccorso. Disse che il giorno prima la donna lo aveva investito con l’auto, per poi ripartire a tutta velocità senza prestargli soccorso. E per questo, l’uomo finì sotto processo per calunnia. Un’accusa, però, dalla quale, adesso, è stato scagionato. E per questo l’avvocato Piccione non ha nascosto la sua “soddisfazione”.