Non sarà la stessa cosa. Le prescrizioni da seguire per scongiurare il contagio da Coronavirus hanno reso impossibile l’organizzazione di tutti gli eventi previsti per la Giornata internazionale della donna, i concerti, le iniziative, le piazze piene.
Non sarà la stessa cosa, quest’anno, l’8 marzo con le piazze vuote. Eppure, i singoli luoghi svuotati di ogni città, non vietano di potersi dare appuntamento in altre piazze. Le piazze di internet, ad esempio. Che oggi programmano eventi di particolare bellezza, perché questo giorno non venga oscurato dalla confusione e dalla paura delle ultime ore.
Non a caso, il primo appuntamento che vi vogliamo consigliare si intitola “Come una piazza”. Alle 20.30, in diretta dal sito di Rai Radio3 o su Facebook, l’attrice Viola Graziosi leggerà un adattamento de I testamenti di Margaret Atwood (curato da Loredana Lipperini).
I testamenti è il tanto atteso sequel del capolavoro della Atwood, Il racconto dell’ancella, che da qualche anno è diventato anche una seguitissima serie-tv per HBO. Sono due opere, Il racconto dell’ancella e I testamenti, che raccontano di un mondo, perfettamente corrispondente al nostro, in cui tutte le donne sono rese schiave di uno spietato stato teocratico. Nella schiavitù, le cosiddette “ancelle” scontano la pena più grande: venire stuprate quotidianamente dai loro padroni per dare un figlio alle famiglie infeconde.
Margaret Atwood ha più volte detto che, tutto quello che viene raccontato nelle sue distopie, «sono tutte cose che l’uomo ha già fatto, quindi è assolutamente possibile che vengono ripetute ancora».
Il secondo, imperdibile appuntamento di oggi è a teatro. Nonostante la chiusura, infatti, il Teatro Biondo di Palermo ha voluto donare il suo spettacolo Viva la vida, la travolgente storia della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Pamela Villoresi.
Dalle 17 alle 22, andando sul portale Youtube del Teatro Biondo, sarà possibile assistere alla confessione di Frida, che danza col suo seducente corpo macilento tra le pitture della Pelona (l’incarnazione della Morte) e la voce di Chavela Vargas.
All’età di diciott’anni, si salvò miracolosamente da un terribile incidente stradale. Che la costrinse per anni all’immobilità nel suo letto di casa. Unico sollievo, di quel martirio non voluto, fu la sua arte: un modo per fare uscire di sé il dolore, la rassegnazione e la solitudine che la affliggevano. E per continuare a prendere a morsi la vita.
Il terzo appuntamento ha un ritrovo ancora più intimo: la lettura. Già qualche titolo è venuto fuori, noi vogliamo suggerirvene un altro, Lo splendore del niente e altre storie della scrittrice calatina Maria Attanasio, che potete acquistare in ebook sul sito della casa editrice Sellerio. O magari fare una scappata in libreria, dove il pericolo di contagio è sicuramente molto basso.
Come scrive la stessa autrice nell’introduzione del libro: sono «storie soprattutto di donne - ribelli non rassegnate - di cui spesso resta solo un gesto, un dettaglio, impigliato in vecchi libri o nelle scritture di cronisti locali». Ne ricordiamo soltanto una, la storia di un’altra “donna pittora”, Annarcangela, che nella notte di Capodanno del 1708, anche se avvinta dal sonno e dalla fatica, fu l’unica a Calacte in grado di ridare vita al ritrovato affresco della Crocifissione di Cristo. Lo fece cantilenando di continuo: «Cancillati i me peccati, mantiniti a menti mia».
E anche noi continuiamo a “mantenere la mente”, nelle piazze fisiche e virtuali, membri di diverse comunità come di diverse community, per un futuro di responsabilità e diritti. Di rispetto e di uguaglianza. Una strada comune, che ci vede tutti - donne e uomini - uniti.
Marco Marino