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24/03/2020 06:00:00

Coronavirus. Salemi “zona rossa”. Tamponi anche a Marsala. Sta meglio il paziente 1

17,30 - Altri due casi di coronavirus sono stati riscontrati a Mazara del Vallo. La comunicazione non è ufficiale, ma la notizia già è stata data a diversi consiglieri comunali, preoccupati anche dal fatto che diversi altri tamponi sono in corso.

Se i due casi di Mazara del Vallo saranno confermati, il bilancio in provincia di Trapani salirà a 45, rispetto ai 43 di oggi. Va detto, comunque, che bisogna aspettarsi un rialzo dei contagi, sia perchè ormai l'epidemia è diffusa anche da noi, con città come Salemi che addirittura sono "zone rosse", sia perchè adesso anche l'ospedale di Marsala fa i tamponi, e ciò farà ancora di più aumentare i casi positivi riscontrati.

14,20 - Sono 43 i casi di coronavirus riscontrati in provincia di Trapani.  Ecco i aggiornati dalle varie province alle ore 12 di oggi (martedì 24 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.

In totale sono 846 i casi positivi registrati dall'inizio, ma attualmente ne risultano 799 perché 27 sono già guariti e 20 deceduti. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 43; Caltanissetta, 39; Catania, 272; Enna, 55; Messina, 133; Palermo, 158; Ragusa, 8; Siracusa, 48; Trapani, 43.

11,10 -  Non è più in ventilazione meccanica ed ha ripreso a respirare in modo autonomo il 'Paziente 1', proveniente da Marsala, ricoverato i primi di marzo al Sant'Antonio Abate di Trapani per Covid-19.

Lo conferma Antonio Cacciapuoti, Direttore Unità OperativaComplessa Anestesia, Rianimazione, Terapia Iperbarica e Terapia del Dolore.


Il paziente sessantenne, che era stato riscontrato positivo al coronavirus al rientro da una delle zone rosse del nord Italia, ha lasciato la Rianimazione ed è stato trasferito nel reparto di Pneumologia per il proseguimento della terapia sino alla negativizzazione dei tamponi.


“ Sono felice di potere dare questa buona notizia – ha detto il direttore generale dell'Asp di Trapani, Fabio Damiani – Si tratta di un primo risultato al quale sono certo ne seguiranno molti altri. Confermo l'assoluta importanza di un corretto comportamento sociale che prevede l'isolamento e il rispetto delle regole per difendere se stessi e gli altri dal rischio del contagio da coronavirus”.

10,45 - Con lentezza, qualcosa si muove: da oggi i tamponi per il coronavirus si fanno anche all'ospedale di Marsala.

E pertanto da oggi, martedì 24 marzo 2020, l'Azienda sanitaria provinciale di Trapani è in condizione di eseguire i test dei tamponi per la diagnosi del nuovo coronavirus.


I test vengono eseguiti nel Laboratorio di Biologia molecolare dell'ospedale Paolo Borsellino di Marsala da un team di 3 medici e 2 biologi provenienti dai presidi ospedalieri di Trapani e Marsala.

La strumentazione dedicata all'esame consente di avere gli esiti dei test in un arco di tempo da 3 a 4 ore, rendendo possibile l'analisi di un numero complessivo pari a 120/200 tamponi al giorno.


“La possibilità di eseguire le analisi dei campioni per la verifica della presenza del virus responsabile dell'infezione da Covid-19 direttamente sul territorio, ci mette nelle condizioni di elaborare la mappa dei focolai locali e ci consente il monitoraggio dell'epidemia in tempi più stretti - ha detto il direttore generale dell'Asp di Trapani, Fabio Damiani - L’emergenza Coronavirus impegna tutte le strutture sanitarie che quotidianamente lavorano a pieno regime per garantire la massima produttività ed efficienza dell'assistenza, e rispondere all'emergenza sanitaria di questo momento”.

 

07,00 -  E’ un focolaio che vede aumentare di giorno in giorno i contagiati. Così da oggi Salemi diventa “zona rossa”.

Non si potrà né entrare né uscire. Uffici pubblici chiusi. Divieto assoluto di spostarsi. Troppi 15 casi di Coronavirus, così la Regione ha deciso di chiudere fino al 15 aprile il comune belicino.
Da oggi ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché gli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Il provvedimento si è reso necessario dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato a Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell'esito del test.

I NUMERI
Sono 42 i positivi in provincia di Trapani. La città con più contagiati dal Coronavirus è Salemi, che sale a 15 positivi.
Questi i dati per ogni comune. Salemi 15; Marsala 5; Trapani 6; Mazara 2; Paceco 2; Erice 1; Castelvetrano 3 ; Valderice 1; Alcamo 6 ( da considerarsi un doppio tampone effettuato sullo stesso soggetto).

Sono in totale 14 le persone ricoverate, di cui in Terapia Intensiva 6 a Trapani e una a Marsala. Mentre sono 4 ricoverati al reparto Covid del Sant'Antonio Abate di Trapani e 3 al Covid del Paolo Borsellino di Marsala. In totale sono stati effettuati 582 tamponi.

 


TAMPONI A PAGAMENTO?
A Marsala nessun laboratorio d'analisi fa il tampone per il coronavirus. E anche nel resto della Sicilia, ce ne sono ben pochi.
E' bene specificarlo perchè, tanto per cambiare, sono circolate false informazioni a seguito della decisione della Regione di estendere anche ai privati la possibilità di fare il tampone per verificare la positività al coronavirus.
La decisione dell'assessore regionale alla Salute, Razza, nasce per velocizzare la possibilità di riconoscere i casi positivi in Sicilia e isolarli. Attualmente, infatti, la Sicilia è molto indietro.
Va detto però le Asp non hanno dato alcuna autorizzazione. Inoltre secondo la Federbiologi, per effettuare i tamponi per il coronavirus bisogna avere l'autorizzazione per le analisi di biologia molecolare, e un biologo specializzato nello studio. A Marsala nessuno tra i laboratori privati ha queste caratteristiche.


PESCATORI DI MAZARA
"La situazione è grave, non abbiamo celle frigorifere dove portare il gambero rosso già in stiva. La grande distribuzione per esportarlo è ferma. E le piccole pescherie ancora aperte per la vendita al dettaglio non possono smaltire tutti i nostri prodotti. La flotta dopo circa tre mesi rimasta ancorata al porto di Mazara del Vallo ha ripreso il mare. Nei prossimi giorni ci saranno oltre venti tonnellate di gambero rosso da sbarcare. E se non troviamo una soluzione dovremo gettarlo in mare".
E' sconsolato Domenico Asaro, 56 anni, presidente dell'organizzazione produttori del gambero rosso di Mazara del Vallo. Ed il suo settore è uno di quelli falcidiato dalla crisi provocata dalla emergenza coronavirus.
"Bloccare la pesca - continua Asaro - per noi sarebbe una catastrofe, perché abbiamo già impegnato circa 50 mila euro di spese a testa per far ripartire i pescherecci. Le restrizioni per il covid-19 segnerebbero insomma, se non si corre ai ripari, un punto di non ritorno per un'economia trainante per quel territorio. Ed è per questo che gli armatori chiedono l'intervento del governo e della Ue.