13,30 - Sono 799 i siciliani attualmente positivi al Coronavirus, 118 in più di ieri. In totale, compresi guariti e deceduti, dall'inizio dell'emergenza i positivi sono 846. Sono 20 le persone morte, e 27 i guariti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (martedì 24 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 7.170. Di questi sono risultati positivi 846 (125 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 799 persone (+118 rispetto a ieri). Va precisato che la metà dei nuovi casi positivi sono a Villafrati, nel Palermitano, il resto della Regione cresce in modo più contenuto.
Sono ricoverati 337 pazienti (45 a Palermo, 123 a Catania, 70 a Messina, 1 ad Agrigento, 18 a Caltanissetta, 29 a Enna, 11 a Ragusa, 24 a Siracusa e 16 a Trapani) di cui 67 in terapia intensiva, mentre 462 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 20 deceduti (1 a Caltanissetta, Messina, Palermo e Siracusa, 2 ad Agrigento, 6 a Enna e 8 Catania).
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
6,00 - Ogni dato, ogni numero minimamente vicino a qualcosa di positivo è importante in questo momento. Può dare coraggio. In Sicilia ieri si è registrato un miglioramento negli aumenti dei contagiati di Coronavirus.
Ci sono nuovi positivi, ma sono meno del giorno precedente. Il virus rallenta, poco, ma rallenta.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 681 persone (+85 rispetto a ieri).
Il giorno prima l’aumento dei positivi è stato di 130.
Sono ricoverati 310 pazienti (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna).
DUE COMUNI “ZONA ROSSA”
Due Comuni siciliani, Agira, nell'Ennese, e Salemi, in provincia di Trapani, da domani diventano “zona rossa”. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentiti i rispettivi sindaci.
Fino al 15 aprile, nei due centri ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché gli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Il provvedimentgo si è reso necessario dopo che gli uffici delle Asp hanno segnalato: ad Agira il contagio di 9 cittadini, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato; a Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell'esito del test.
MORTO IL DIRETTORE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIRACUSA
È morto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Siracusa il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto.
L’uomo, 65 anni, era ricoverato da un paio di settimane dopo essere risultato positivo al coronavirus. Poco dopo aver avvertito i sintomi, Rizzuto, che ha ricoperto il ruolo anche di soprintendente ai beni culturali, si è sottoposto all’esame dei tamponi che hanno confermato l’infezione al Covid-19.
GLI SBARCHI A MESSINA
Fanno arrabbiare e non poco, al presidente della Regione Nello Musumeci e al sindaco di Messina Cateno De Luca gli sbarchi in Sicilia dallo Stretto.
«Non siamo carne da macello. Lei sta assumendosi una grave responsabilità nel vanificare gli sforzi ed i sacrifici di milioni di siciliani. Agli imbarcaderi della Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità da parte del governo nazionale verso la Sicilia».
Ha scritto ieri il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, in riferimento al transito di numerosi automezzi nello Stretto di Messina.
Ieri è arrivata la risposta del Viminale al governatore siciliano. "Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci - mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l'emergenza - secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant'è che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo".
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