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25/03/2020 06:00:00

Coronavirus, nuove misure ancora più dure. Ecco le regole e i dati della Protezione Civile

19,20 - I malati di coronavirus in Italia sono complessivamente 57.521 con un incremento rispetto a ieri di 3.491. Martedì l'aumnto era stato di 3.612. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 74.386. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

Crescono le persone guarite che toccano quota 9.362 dopo aver contratto il coronavirus, 1.036 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile nel corso della conferenza stampa alla quale non è presente Angelo Borrelli che ha accusato uno stato febbrile. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 894. Superati i 7mila morti in Italia a causa del coronavirus. Sono complessivamente 7.503 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 683. Martedì l'aumento era stato di 743. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Per il quarto giorno consecutivo cala il numero di nuovi positivi al coronavirus in Italia: oggi sono 3.491 mentre ieri erano stati 3.612, lunedì 3.780 e domenica 3.957. Il numero delle vittime è oggi di 683, con un calo rispetto a ieri quando erano state 743, mentre lunedì l'aumento era stato di 601.

I malati ricoverati in terapia intensiva sono 3.489 i malati ricoverati in terapia intensiva, 93 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.236 sono in Lombardia. Dei 57.521 malati complessivi, 23.112 sono poi ricoverati con sintomi e 30.920 sono quelli in isolamento domiciliare.

06,00 - Da 400 a 3000 euro di Multa per chi viola le regole anti contagio. Le Regioni possono adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, ma in coordinamento con il governo.

Viene punito, inoltre, col carcere da uno a cinque anni chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce intenzionalmente di casa violando il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione. Lo prevede, a quanto comunica Palazzo Chigi all'esito del Cdm, il nuovo decreto che inasprisce le sanzioni per le misure anti Coronavirus. Si incorre in un reato contro la salute pubblica, provocando il diffondersi dell'epidemia.

Ecco il decreto legge con cui il premier Giuseppe Conte prova a mettere ordine tra le ormai tante norme anti coronavirus, a un mese dalla creazione delle prime zone rosse. Il decreto elenca 28 restrizioni e regole, accorpando quelle adottate con i diversi dpcm: dallo stop agli spostamenti alla possibile chiusura di strade e parchi, cinema e ristoranti. L'orizzonte temporale è il 31 luglio, perché a fine luglio è ad ora fissata la fine dell'emergenza, dichiarata a gennaio. Ma Conte tranquillizza gli italiani: non staranno chiusi in casa fino a luglio. Sulle singole misure si deciderà di mese in mese, in base ai dati del contagio.

Ma il premier, alla terza giornata di leggero calo dei contagi ma con aumento dei morti, spera di "allentare prestissimo la morsa": "Più rispettiamo le regole prima ne usciamo tutti, con uno stile di vita migliore". Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con nuove sanzioni per chi viola le norme anti contagio da Coronavirus e uniforma il quadro normativo.

"Abbiamo deliberato l'adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un'emergenza di questo tipo", ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. "Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l'attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni".

"Si è creata discussione sul fatto che l'emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero, assolutamente no. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l'Oms ha decretato l'emergenza un'epidemia globale. L'emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio".

 LE MISURE PUNTO PER PUNTO - Ecco i 28 ambiti di azione per contenere il virus:  limitazione della circolazione delle persone, compresa la possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora, o di entrare o uscire dal territorio nazionale se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio e motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni;  chiusura al pubblico di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici;  divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, provinciali o regionali; quarantena per chi ha avuto contatti stretti con contagiati - divieto assoluto di uscire di casa per i positivi; limiti o stop a riunioni o assembramenti in luoghi pubblici; niente eventi e riunioni anche culturali, ludiche, sportive, ricreative e religiose; sospensione delle cerimonie civili e religiose, limitazione dell'ingresso nelle chiese; chiusura di cinema, teatri, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; sospensione di congressi e convegni, solo videoconferenze; limitazione o sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, compresa la possibilità di disporre la chiusura temporanea di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e impianti sportivi, anche se privati; limiti o stop ad attività ludiche o sportive all'aperto; - possibilità di ridurre o sospendere i trasporti pubblici; sospensione o chiusura di tutte le scuole e le università, anche per gli anziani, i master e i corsi professionali, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; stop a gemellaggi e viaggi di istruzione; limitazione o chiusura dei musei e luoghi culturali; limitazione della presenza fisica negli uffici pubblici, salve le attività indifferibili e i servizi essenziali puntando prioritariamente sullo smart working; limitazione o sospensione dei concorsi, salvo a distanza; limitazione o sospensione per i negozi, ad eccezione di quelle che garantiscono beni alimentari e di prima necessità che devono comunque assicurare le distanze anti contagio; limitazione o sospensione per bar e ristoranti; limitazione o sospensione di ogni altra attività d'impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessità previa assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e con adozione di adeguati strumenti di protezione individuale; limitazione a fiere e mercati, salvo quelli alimentari; specifici divieti o limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti al pronto soccorso; limitazione dell'accesso di parenti in ospedali, hospice, residenze sanitarie e per gli anziani, nonché nelle carceri; obblighi di comunicazione al servizio sanitario nazionale per chi è transitato o ha sostato in zone a rischio epidemiologico indicate da Oms o Ministro della salute; disporre misure di informazione e di prevenzione; lavoro agile anche in deroga alle discipline vigenti; previsione che le attività consentite si svolgano evitando assembramenti e rispettando distanza e protocolli anti contagio;  possibilità per il prefetto di autorizzare deroghe alle varie limitazioni.

I DATI DELLA PROTEZIONE CIVILE  - Per il terzo giorno consecutivo cala il numero di nuovi positivi al coronavirus in Italia: oggi sono 3.612 mentre ieri erano 3.780 e domenica 3.957. Torna invece a salire il numero delle vittime in un solo giorno: oggi sono 743 mentre ieri erano 601 e domenica 651.

Torna a salire - dunque - il numero dei morti per coronavirus in Italia. Sono complessivamente 6.820 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 743. Lunedì l'aumento era stato di 601. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.

Sono 8.326 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 894 in più di ieri, ha detto il commissario durante la conferenza stampa. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 408.

Sono complessivamente 54.030 i malati di coronavirus in Italia - ha spiegato - con un incremento rispetto a ieri di 3.612. Lunedì l'incremento era stato di 3.780. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 69.176.

I DATI PER OGNI SINGOLA REGIONE - REGIONE Dai dati della Protezione civile emerge che sono 19.868 i malati in Lombardia (958 in più di ieri), 7.711 in Emilia-Romagna (+491), 5.351 in Veneto (+365), 5.124 in Piemonte (+595), 2.497 nelle Marche (+139), 2.519 in Toscana (+218), 1.692 in Liguria (+139), 1.545 nel Lazio (+131), 992 in Campania (+63), 848 in Friuli Venezia Giulia (+77), 975 in Trentino (+61), 699 in provincia di Bolzano (+11), 940 in Puglia (+78), 799 in Sicilia (+118), 622 in Abruzzo (+17), 624 in Umbria (+68), 379 Valle d'Aosta (+0), 395 in Sardegna (+52), 304 Calabria (+24), 55 in Molise (+5), 91 in Basilicata (+2). Quanto alle vittime, se ne registrano 4.178 in Lombardia (+402), 985 in Emilia-Romagna (+93), 216 in Veneto (+24), 374 in Piemonte (+59), 231 nelle Marche (+28), 129 in Toscana (+20), 231 in Liguria (+19), 56 in Campania (+7), 80 Lazio (+17), 64 in Friuli Venezia Giulia (+10), 44 in Puglia (+7), 38 in provincia di Bolzano (+9), 20 in Sicilia (+7), 46 in Abruzzo (+8), 19 in Umbria (+3), 19 in Valle d'Aosta (+7), 56 in Trentino (+15), 10 in Calabria (+3), 15 in Sardegna (+4), 8 in Molise (+1), uno in Basilicata (+0) . I tamponi complessivi sono 296.964, dei quali oltre 175mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

LOMBARDIA - Torna a salire il numero delle vittime per coronavirus in Lombardia: sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Domenica erano stati 361, lunedì 320. Il numero dei contagiati supera quota 30.000: con 1942 casi in più i positivi in regione sono 30.703. E' quanto ha reso noto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.