17,30 - Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (venerdì 27 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 11.079.
Di questi sono risultati positivi 1.260, mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.168 persone.
Sono ricoverati 500 pazienti, di cui 75 in terapia intensiva, mentre 668 sono in isolamento domiciliare, 53 guariti e 39 deceduti.
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
07,00 - “Ci stiamo preparando al picco, ma non sappiamo quando arriverà”. Il presidente della Regione Nello Musumeci fa il punto sull’emergenza Coronavirus in videoconferenza con i capigruppo dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana.
Erano presenti gli assessori Gaetano Armao, Ruggero Razza, Antonio Scavone, Roberto Lagalla e Mimmo Turano. Su invito del governatore, i deputati Giorgio Pasqua, Giuseppe Lupo, Antonio D'Agostino e Claudio Fava hanno avanzato alcune proposte sul piano economico e sanitario relative all'emergenza Coronavirus.
L’idea sarebbe di lavorare ad una nuova finanziaria legate alle priorità imposte dall’emergenza.
Nel frattempo Musumeci ha detto chiaro e tondo che non ci sono mascherine a sufficienza in Sicilia, che si aspettano i ventilatori e i camici monouso.
“Forse si è sbagliato qualche passaggio a Roma all’inizio, ma nonostante questo il nostro personale sanitario lavora con grande impegno. Abbiamo preparato un piano e ci stiamo preparando al picco che non sappiamo quando arriverà”, ha detto Musumeci.
«Se Roma non ci ascolta corriamo il rischio di combattere una guerra con le fionde. Abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila».
Ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo ieri pomeriggio su Canale 5 alla trasmissione Pomeriggio Cinque di Barbara D'Urso.
«Noi possiamo emettere tutte le ordinanze che vogliamo e il governo può emettere tutti i decreti che vuole - ha aggiunto il governatore - ma se non c'è la sufficiente forza per fare i controlli, con le sanzioni conseguenti per chi non rispetta le norme, non abbiamo fatto niente. La Sicilia ha bisogno di avere i militari in gran numero. Io ho chiesto l'intervento dell'Esercito e mi hanno dato purtroppo solo qualche centinaio di uomini, ma non bastano perché serve una mobilitazione generale. Finora noi ci siamo salvati dalla grande ondata, anche se deve ancora arrivare».
«Noi abbiamo immaginato un picco di 7mila contagiati - ha proseguito Musumeci - quindi il massimo che si possa immaginare in una condizione di dilagante epidemia con 2.800 posti letto per gli ospedalizzati, cioè positivi che non avranno bisogno di andare in terapia intensiva, e con 600 posti di rianimazione (oggi ne abbiamo ricoverati 68). Ma qualunque sforzo previsionale di programmazione per un Piano di contrasto pubblico e privato già attivato è vano se combattiamo una guerra con le fionde. Io continuo a chiedere materiale per poter attrezzare i nostri ospedali aperti e quelli da aprire, ma da Roma non rispondono. Se lo Stato non è presente in periferia anche attraverso queste iniziative la gente perde la fiducia».
Intanto in Sicilia i positivi al Coronavirus aumentano sempre di più, ieri sono stati superati i mille contagiati.
I DATI
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di ieri (giovedì 26 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 9.658. Di questi sono risultati positivi 1.164 (170 + di mercoledì), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.095 persone (+159 rispetto a mercoledì).
Sono ricoverati 414 pazienti, di cui 68 in terapia intensiva, mentre 681 sono in isolamento domiciliare, 36 guariti e 33 deceduti (1 ad Agrigento, 2 a Caltanissetta, Palermo e Siracusa, 4 a Messina, 6 a Enna e 16 a Catania).
Il prossimo aggiornamento avverrà oggi.
A tutto c'è un limite. E così il Sindaco di Messina, De Luca, dopo le ultime sue esternazioni, è stato denunciato dal Ministro dell'Interno, Lamorgese, con l'accusa di vilipendio.
Dopo due giorni di duri attacchi da parte del sindaco di Messina, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese non ha perso tempo e lo ha denunciato a seguito delle parole gravemente offensive e lesive dell'immagine per l'intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari. Il primo cittadino Cateno De Luca ha provato a fermare l'ingresso in Sicilia di persone che avevano il diritto di farlo. Per questo erano passate ai puntuali controlli delle forze dell'ordine dalle città di partenze. Ora la Lamorgese ha segnalato all'autorità giudiziaria il comportamento del sindaco.
A dare la notizia è stato il Viminale. Sono stati segnalati all'autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina «perché censurabili sotto il profilo della violazione dell'articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)». La decisione, informa il Viminale, è stata assunta dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, «a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell'immagine per l'intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari».
«Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione - sottolinea il Viminale - le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all'indirizzo del ministero dell'Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini - e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica anche indossando la fascia tricolore - alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti».
FONDI PER LE SCUOLE
«D’intesa con il Presidente della Regione, Nello Musumeci, abbiamo diramato una circolare che mette immediatamente a disposizione di ogni scuola un contributo per supportare le dotazioni tecnologiche individuali degli studenti con maggiori difficoltà economiche», lo dichiara l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla.
«Si tratta di un contenuto ma concreto aiuto alle famiglie in difficoltà, che certamente non risolve le criticità presenti e di cui siamo ben consapevoli. L’intervento permetterà comunque di estendere la platea di quanti accedono alla formazione a distanza, recuperando coloro i quali al momento ne restano esclusi per indisponibilità di idonee tecnologie personali. Rivolgo anche un appello ai gestori delle reti affinché possa essere presa in considerazione una riduzione, se non la temporanea gratuità, dei costi relativi al traffico dati. Siamo in presenza di una situazione d’emergenza per la quale molte famiglie, spesso decurtate del proprio reddito, sono costrette a fronteggiare spese impreviste, anche per garantire la prosecuzione delle attività didattiche dei loro figli. Spero sinceramente che questo invito possa essere valutato ed eventualmente accolto».
L’iniziativa dell’Assessorato è orientata al potenziamento della didattica on-line e dispone l’erogazione immediata di contribuiti, a favore degli istituti scolastici medi e superiori, per l’acquisto, il noleggio o il comodato d’uso di computer portatili, tablet e dispositivi mobili idonei all’apprendimento in modalità FAD, che saranno messi a disposizione di studenti il cui reddito familiare ISEE non sia superiore ai 30 mila euro. Il contributo è altresì cumulabile con analoghe misure previste dal decreto Cura- Italia. Le istanze possono essere presentate dai Dirigenti scolastici, per un importo massimo di €2.500, ed inviate già da oggi, a mezzo pec, al competente ufficio del Dipartimento regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, sul cui sito la circolare è già disponibile. Le richieste avanzate dagli Istituti saranno immediatamente processate ed ammesse nell’ordine cronologico di presentazione, fino alla disponibilità dell’attuale stanziamento di 970.000,00 euro.
Inoltre, al fine di sostenere il sistema delle scuole paritarie danneggiato dall’interruzione dei pagamenti delle rette ed afflitto da evidenti problemi gestionali ed occupazionali, l’assessore Lagalla ha disposto l’erogazione, senza ulteriori formalità, se non la presentazione di semplice istanza entro il prossimo 6 aprile, di una anticipazione pari al 40% delle previsioni di bilancio relative all’anno scolastico 2019-2020. Sarà così trasferito al settore dell’istruzione privata convenzionata un primo ed anticipato importo pari a circa €1.300.000.