19,20 - E' un'altra giornata dura quella raccontata dai numeri aggiornati dalla Protezione Civile. Superate le diecimila vittime in Italia per il coronavirus. Sono 10.023 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 889. Venerdì l'aumento era stato di 969. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
Sono 12.384 le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus, 1.434 in più di ieri. E' l'incremento più alto registrato dall'inizio dell'emergenza. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 589.
Sono complessivamente 70.065 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.651. Venerdì l'incremento era stato di 4.401. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 92.472.
Sono 3.856 i malati ricoverati in terapia intensiva, 124 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.319 sono in Lombardia. Dei 70.065 malati complessivi, 26.676 sono poi ricoverati con sintomi e 39.533 sono quelli in isolamento domiciliare.
"Sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche di contenimento avremmo ben altri numeri e le strutture sanitarie già in condizioni critiche sarebbero in stato drammatico. Sarebbe stata una situazione insostenibile". Così il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda sull'elevato numero di morti anche oggi e sull'effetto delle misure prese.
06,00 - Sono 9.134 i morti in Italia di Coronavirus, con un aumento rispetto al giorno precedente di 969. E' l'incremento più alto dall'inizio dell'emergenza. Giovedì l'aumento era stato di 662. 50 sono vittime che non erano state conteggiate.
Un dato pesantissimo. Sono invece 10.950 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 589 in più rispetto al giorno prima. Giovedì l'aumento dei guariti era stato di 999. Complessivamente gli ammalati sono 66.414 i malati, con un incremento rispetto a ieri di 4.401. Giovedì l'incremento era stato di 4.492. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 86.498.
I numeri regione per regione - Dai dati della Protezione civile emerge che sono 23.895 i malati in Lombardia (1.706 più di ieri), 9.361 in Emilia-Romagna (+511), 6.648 in Veneto (+508), 6.347 in Piemonte (+397), 2.850 nelle Marche (+55), 3.170 in Toscana (+197), 2.060 in Liguria (+33), 2.013 nel Lazio (+178), 1.292 in Campania (+123), 1.027 in Friuli Venezia Giulia (+73), 1.164 in Trentino (+70), 833 in provincia di Bolzano (+42), 1.236 in Puglia (+141), 1.158 in Sicilia (+63), 925 in Abruzzo (+65), 824 in Umbria (+54), 413 in Valle d'Aosta (+35), 496 in Sardegna (+34), 469 in Calabria (+97), 86 in Molise (+5), 147 in Basilicata (+14). Quanto alle vittime, se ne registrano 5.402 in Lombardia (+541), 1.267 in Emilia-Romagna (+93), 313 in Veneto (+26), 569 in Piemonte (+120), 336 nelle Marche (+26), 177 in Toscana (+19), 331 in Liguria (+51), 98 in Campania (+15), 118 nel Lazio (+12), 76 in Friuli Venezia Giulia (+4), 69 in Puglia (+4), 60 in provincia di Bolzano (+12), 39 in Sicilia (+6), 68 in Abruzzo (+5), 21 in Umbria (+1), 37 in Valle d'Aosta (+9), 102 in Trentino (+16), 18 in Calabria (+4), 21 in Sardegna (+2), 9 in Molise (+1), 3 in Basilicata (+2). I tamponi complessivi sono 394.079, dei quali quasi 227mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Il Commissario Arcuri - Questa è una "crisi mondiale" nella quale "c'è bisogno di collaborazione, senza egoismi e senza particolarismi", ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa sottolineando che "i dati che ci arrivano dall'Italia ma anche da altri luoghi del mondo, ci dicono quanto sia globale e vasta la crisi sanitaria". Una "pandemia senza precedenti che colpisce i paesi più forti del mondo, che progressivamente stanno adottando le stesse misure messe in campo dall'Italia da qualche tempo". "Il nostro sforzo è a 360 gradi - ha riferito Arcuri -: continuiamo a collaborare con molti Paesi, acquisiamo dispositivi medici da Francia, Germania, Cina, Russia, trattative sono in corso con altri Paesi spesso lontani da noi, dove questi prodotti vengono realizzati. Senza nessuna implicazione di natura politica, geografica; per noi è il tempo della cooperazione, non quello delle divisioni. Ovunque si trovano soluzioni per nostri cittadini è giusto andarci per acquisirle".
Da domani, per velocizzare i tempi di consegna del materiale sanitario, verranno utilizzati non solo i camion ma anche gli elicotteri dell'Esercito, ha annunciato il commissario Arcuri sottolineando che il personale militare sarà utilizzato anche "per aumentare il numero degli uomini che lavorano nei depositi e sono preposti alla distribuzione dei materiali". "L'Esercito - ha aggiunto - ci aiuterà a fare più in fretta possibile a portare le apparecchiature".
LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - Fontana: 'Penso sia iniziando la discesa'. "Sicuramente non sta crescendo la linea di contagi ma penso stia per iniziare la discesa": è quanto ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana. "Anche oggi c'è stato un processamento di maggiori tamponi rispetto ai giorni precedenti - ha detto - e oggi si assiste a una riduzione del numero dei contagi. La cosa ci fa piacere ma è la dimostrazione che evidentemente bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione, la visione ci conferma che quello di ieri è stato determinato da situazione assolutamente particolare". Ieri è stato un giorno difficile per la Lombardia con 34.889 le persone positive al coronavirus, con un aumento di 2.543 casi in un giorno, mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime. "Ho avuto un brevissimo colloquio sia con Cajazzo che con Bertolaso, entrambi sono in fase di miglioramento, stabili nel miglioramento. Erano entrambi su di morale, le loro condizioni sono assolutamente sotto controllo e, ripeto, in miglioramento": lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando le condizioni di Guido Bertolaso e di Luigi Cajazzo, direttore generale dell'assessorato al Welfare della Lombardia, entrambi positivi. L'ospedale che verrà allestito all'interno della fiera di Milano "non subirà alcun tipo di rallentamento circa l'inaugurazione. La previsione è che all'inizio della prossima settimana ci sia l'inaugurazione stessa" ha detto il governatore della Lombardi
Istituto Superiore di Sanità, inevitabile il prolungamento delle misure - Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nella conferenza stampa dell'Iss. Ciò perchè, ha spiegato, "non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pure incoraggiante, di contenimento". Inoltre, anche dopo, "dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente - ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro - per evitare una ripresa della curva epidemica".
Il Presidente Mattarella parla agli Italiani - Nuovo messaggio dedicato all'emergenza coronavirus del presidente Sergio Mattarella."Mi permetto nuovamente, care concittadine e cari concittadini, di rivolgermi a voi, nel corso di questa difficile emergenza, per condividere alcune riflessioni. Ne avverto il dovere. La prima si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia; e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non poter essere loro vicini e dalla tristezza dell'impossibilità di celebrare, come dovuto, il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità che sono duramente impoverite dalla loro scomparsa". "Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l'Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell'Unione ma è anche nel comune interesse". "Nell'Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni".
"Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia - ha detto ancora il presidente della Repubblica in un messaggio agli italiani -. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare. Alcuni territori - e in particolare la generazione più anziana - stanno pagando un prezzo altissimo. Ho parlato, in questi giorni, con tanti amministratori e ho rappresentato loro la vicinanza e la solidarietà di tutti gli italiani".
"Nel nostro Paese, come ho ricordato, sono state prese misure rigorose ma indispensabili, con norme di legge - sia all'inizio che dopo la fase di necessario continuo aggiornamento - quindi, sottoposte all'approvazione del Parlamento."
51 i medici morti - Continua ad allungarsi la lista dei decessi tra i camici bianchi per l'epidemia di Covid-19, aggiornata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo): le vittime sono 51 e i contagiati nel personale sanitario sono 6mila.
L'ANCI ricorda vittime - "Martedì 31 alle 12 bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio osservato dai sindaci d'Italia con la fascia tricolore davanti al proprio Comune. Ci uniamo al presidente della Provincia di Bergamo in segno di lutto per le tante vittime dell'epidemia". Lo scrive su twitter il presidente dell'Anci Antonio Decaro. Martedì 31 alle 12 bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio osservato dai sindaci d'Italia con la fascia tricolore davanti al proprio Comune. Ci uniamo al presidente della Provincia di Bergamo in segno di lutto per le tante vittime dell'epidemia.
Dati demografici - L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 78 anni (mediana 79, range 30-100, Range InterQuartile - IQR 73-85). Le donne sono 2012 (29,6%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 79 anni - pazienti con infezione 63 anni). Il grafico mostra il numero dei decessi per fascia di età. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da COVID-19 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 82 - uomini 78).
Patologie pre-esistenti - Il grafico presenta le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2) nei pazienti deceduti. Questo dato è disponibile per 710 deceduti.
Il numero medio di patologie riscontrate è di 2,7 (mediana 3, Deviazione Standard 1,6). Complessivamente, 15 pazienti (2.1% del campione) presentavano 0 patologie, 151 (21.3%) presentavano 1 patologia, 184 presentavano 2 patologie (25.9%) e 360 (50.7%) presentavano 3 o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 30% dei pazienti deceduti COVID-19 positivi seguiva una terapia con ACE-inibitori ed il 17% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l'angiotensina).