Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/03/2020 12:44:00

Coronavirus, "Elpis Nave Ospedale" presta due container all'ospedale di Trapani

Una solidarietà senza confini. L'associazione «Elpis Nave Ospedale» ha offerto due container per le emergenze sanitarie legata alla diffusione del Covid-19, all'ospedale «Sant'Antonio Abate» di Trapani e al pronto soccorso di Marsala.

Le due strutture, possono svolgere la duplice funzione di rianimazione e isolamento. Inoltre, l'associazione ha donato trecentocinquanta camici da isolamento. Così l'associazione, che ormai da tanti anni si occupa di cooperazione sanitaria internazionale in Africa, ha voluto dare il suo contributo alla Sanità trapanese.
Il presidente dell'associazione Elpis nave ospedale, il chirurgo Giancarlo Ungaro, dichiara: "Abbiamo messo a disposizione, per fronteggiare questa emergenza, le risorse che avevamo nel nostro territorio, e che erano pronte e disponibili.

A parte i camici che abbiamo donato, un nostro container è stato collocato all'interno del perimetro dell'ospedale 'Sant'Antonio Abate' di Trapani e un altro accanto al pronto soccorso di Marsala, di questi, il primo container, ha le caratteristiche di una sala di rianimazione, perfettamente funzionante e che potrà essere utilizzato nel modo ritenuto più opportuno, mentre il secondo, impiantato a Marsala, è una sala operatoria mobile che può essere utilizzata sia come rianimazione che per l'isolamento dei pazienti. Entrambi i container rappresentano dunque delle strutture di rianimazione per fronteggiare le complicanze derivanti dalla pandemia in atto. Se avessimo avuto a disposizione la nostra nave Elpis, che attualmente si trova in Madagascar, avremmo messo a disposizione anche quella.

Se la nave fosse stata in Sicilia o in Italia sarebbe stata molto utile, in particolare per la facilità di essere ormeggiata vicino ai porti o spostarsi nelle isole per prestare assistenza sanitaria agli ammalati". E sull'importanza del rispetto delle regole imposte dal Governo e dalle autorità medico-scientifiche ,circa la prevenzione dal contagio, il dottor Ungaro afferma: «Non contagiarsi l'un con l'altro è un fattore essenziale, ed è la cosa che davvero può fare la differenza».

L'ultima missione della Nave Elpis, con a capo Ungaro e il suo staff di volontari, si è conclusa a gennaio 2020 ed ha riguardato l'assistenza sanitaria in Madagascar.
Elpis Nave Ospedale, è la nave creata dal dottor Giancarlo Ungaro, presidente dell’omonima associazione (Elpis Nave Ospedale Onlus) coadiuvato dalla dottoressa Rosalba Caizza di Trapani, e sostenuta da cittadini trapanesi, volontari e medici e associazioni umanitarie di diversa nazionalità. Elpis porta aiuto a popolazioni che si trovano in zone difficilmente raggiungibili via terra. Anni fa, prima la nave partisse in missione per l'Africa, ha toccato i maggiori porti italiani.

Al momento, la nave si trova in Madagascar con mille difficoltà perché il virus in Africa significa ciò che possiamo immaginare, il marinaio non può neppure tornare e le paure sono tante in relazione all'ambiente.