Don Francesco Fiorino, è impegnato da anni sul fronte della solidarietà e degli aiuti concreti alla popolazione, avverte anche lei il clima di grande povertà e di grande tensione, ulteriormente aggravate dall’emergenza coronavirus?
Io ricevo sei/sette chiamate al giorno da parte di persone che prima lavoricchiavano, lavoravano in nero e avevano insomma qualche entrata. Abbiamo finora consegnato dei buoni spesa. In città ci sono tanti casi e c'è tanta disperazione. Abbiamo firmato un accordo di collaborazione tra il Comune di Marsala, la Fondazione San Vito Onlus e l’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo. Stiamo avendo delle donazioni da qualche persona e il Comune ha donato già venticinque mila euro. E sin da subito ci siamo organizzati per far arrivare questi aiuti ai cittadini bisognosi.
Padre Fiorino, che richieste arrivano da parte di chi chiama?
Bombole di gas, spesa, ma ricevo anche richieste per le bollette dell’energia elettrica. Per chi ha bisogno può chiamare al mio numero 393 9114018, ma ci sono anche dei numeri messi a disposizione del Comune che faranno da sostegno psicologico e da ascolto per le necessità e le tante richieste che stanno arrivando. I numeri sono 0923993100 e 0923723303 della Polizia Municipale, che si possono chiamare dalle ore 8,00 alle 20,00. Abbiamo già speso più di cinque mila euro in buoni spesa. Dico che si accettano gli aiuti da chi ha un reddito stabile, chi ci può aiutare è ben accetto. Sono ben accolte le donazioni di derrate alimentari e prodotti di prima necessità per fornire un aiuto concreto in favore di tantissime famiglie in difficoltà durante questo periodo di grave emergenza.
Padre Fiorino ci racconta un qualcosa di emblematico che possa riassumere la realtà che stanno vivendo tante famiglie marsalesi?
Vi racconto di una persona che non può comprare i prodotti per poter lavare i vestiti. Al momento conviviamo con una pandemia che è il massimo di una emergenza sanitaria e siamo arrivati a questo livello, che le persone non possono comprare i prodotti per l’igiene. Abbiamo un nucleo di volontari che si sono messi a disposizione per portare questi aiuti alle famiglie. Il comune ha affittato un locale nei pressi dello stadio che servirà come punto di raccolta alimenti e per preparare i pacchi che saranno portati a domicilio per evitare assembramenti, tenendo conto delle condizioni un po’ complicate del distanziamento sociale. Io mi appello a tutti coloro che possono fare qualcosa. Anche piccole cose o donazioni che però fanno tanto bene a chi ha necessità. C’è chi ha dato venti euro, chi di più, chi ci ha dato la frutta, il pane, la bombola. Bisogna stare in casa ma chi può dia un aiuto ai tanti marsalesi in difficoltà.