Una nuova legge di stabilità è prevista per la Sicilia, l’emergenza da Coronavirus ha imposto una serie di criticità, dalla sanità all’economia, che devono trovare soluzione.
Lavorano sinergicamente maggioranza e opposizione, da attivare ci sono delle misure di sostegno, le piccole e medie imprese stanno attraversando un momento drammatico.
Il governatore Nello Musumeci ha parlato di scenario da crisi di guerra con effetti terribili sul tessuto produttivo: “E' una congiuntura economica da guerra, non conosciamo durata e contorni".
Il governo regionale sta lavorando ad un piano anti crisi congiuntamente con le opposizioni ascoltando tutte le categorie interessate, dai produttori agli imprenditori ai lavoratori.
Le opposizioni hanno chiesto al presidente Nello Musumeci di essere messi a conoscenza degli interventi che stanno mettendo in atto tutte le ASP delle province siciliane.
La nuova finanziaria dovrà essere di emergenza, dovrà tenere conto delle nuove sacche di povertà, cercando di reperire nuove risorse pure ricorrendo alla clausola di salvaguardia da parte delle Istituzioni Europee, sospendendo i pagamenti fino al 31 dicembre delle rate dell’Irfis, Ircac, Crias.
Si richiede anche un sostegno ai Comuni con una ripartizione delle risorse di parte corrente da assegnare ai Comuni per l’esercizio finanziario 2020 sulla base degli stanziamenti di spesa previsti per l’anno 2020 nel bilancio di previsione per il triennio 2019/2021, avviare l’erogazione delle somme destinate ai Comuni per l’assistenza alimentare alle famiglie disagiate e a ripartirle secondo i criteri dell’Ordinanza del Capo della protezione civile, istituire un apposito fondo per i Comuni al fine di sospendere o abbattere per l’anno in corso le imposte locali dovute da categorie produttive le cui attività abbiano patito danni per le misure imposte dall’emergenza sanitaria in corso.