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16/04/2020 06:58:00

Coronavirus, la solidarietà a Marsala. Padre Fiorino molla: "Ho visto invidia, e non solo"

 Padre Francesco Fiorino da oggi termina il suo prezioso lavoro di coordinamento del gruppo di volontari a sostegno delle famiglie marsalesi in difficoltà a seguito della chiusura di tutte le attività economiche per il coronavirus. 

Solo ieri sono stati consegnati dal gruppo di volontari da lui coordinati ben 82 pacchi spesa.

"Le mie scarse difese immunitarie (attendo che l'ASP mi facciano il "tampone" per verificare il mio stato di salute... non ho alcun sintomo sia chiaro! ) e la non disponibilità (chiesta da più 15 giorni) di aver il palazzetto dello sport (di proprietà comunale) come "centro operativo" adeguato ad esigenze di spazio, di aerazione e di logistica per lo stoccaggio degli alimenti e del confezionamento dei pacchi, mi obbligano a lasciare il significativo e delicato compito di coordinare i volontari, di incentivare le donazioni e altri compiti" dichiara Fiorino. 

In queste giornate di pandemia ho visto il meglio e il peggio di ogni essere umano. Persone che gratuitamente hanno dato il massimo, sapendo di rischiare, per venire incontro alle necessità di centinaia di loro simili. Gesti di generosità piccoli e grandi. Tanta stanchezza, ma tanta gioia nei volti di quasi 50 volontari" racconta. 

E aggiunge:  "Purtroppo ho visto invidia (dispiacersi del bene altrui e di quello che si può realizzare per aiutare...), atteggiamenti perfidi di diffamazione e di ostacolo, insulti e accuse sterili tra diversi esponenti della politica locale, volontà di primeggiare e rabbia sterile per sentirsi esclusi da un "accordo di collaborazione" tra Comune e due Enti del Terzo Settore. Inoltre, ed è quello che ferisce di più, il cosiddetto "fuoco amico", cioè persone - che dovevano essere "alleati" e sempre pronti, che dovevano essere più sinceri e ben disposti, e che invece hanno diffuso falsità, accuse al limite della diffamazione e del discredito personale, e che anche rallentato il "fiume di solidarietà" che abbiamo visto scorrere...".

Commenta con amarezza:  "Forse, a sentire certe parole e leggere certi post, qualcuno ha sempre "tifato" per dividere o per avere più visibilità individuale, sociale ed elettorale...".