L’emergenza da Covid-19 ha messo in ginocchio tantissime aziende, attività medio, piccole e grandi.
C’è chi pensa ad inventarsi un nuovo lavoro, chi è scoraggiato per gli aiuti annunciati dal governo nazionale di difficile accesso.
A Marsala Roberto De Vita è un imprenditore del florovivaismo, nelle sue serre coltiva fiori che finiscono su tutti i mercati nazionali.
Da fine febbraio la sua azienda è ferma, i fiori, seminati mesi addietro, sono cresciuti e sono sbocciati. I loro colori hanno invaso le serre e reclamavano di essere raccolti, il Coronavirus non ha fermato la natura.
De Vita ci dice che ha avuto finora una perdita di 40 mila euro su un investimento annuo di 105 mila euro.
Alcuni di questi fiori sono stati donati ai cittadini, De Vita li consegna in tre supermercati: Decò, Crai di via Dante Alighieri e Sisa di contrada Ciancio. Chiunque andrà a fare la spesa in questi posti riceverà l’omaggio floreale, un tocco di colore e profumo in casa propria.
C’è sconforto nelle parole dell’imprenditore: “Non so se sarà possibile ripartire. Si spera in un futuro migliore e non credo nemmeno di accedere agli incentivi del governo, per il mio settore al momento non ci sono aiuti”.
Rabbia, dispiacere e rassegnazione sono i sentimenti di chi vede mesi interi di lavoro, con grandi investimenti fatti, vanificati.
La drammaticità del momento e la crisi dovrebbe spingere i consumatori, a lockdown finito, ad acquistare fiori e piante per le proprie abitazioni, tuttavia i prezzi dovrebbero essere più contenuti.