Con l’avvio della fase 2 ripartirà l’attività delle imprese e di alcuni negozi, in particolare abbigliamento e calzature. Soltanto in un secondo momento saranno invece riaperti i centri commerciali. Poi anche bar, ristoranti, cinema, teatri. Ultime le discoteche.
Verranno aperti tutti i negozi al dettaglio che sono in condizioni di garantire la sicurezza di personale e clienti con mascherine e guanti, la distanza di un metro, le file all’esterno, i dispenser per il disinfettante alle casse. Tra le misure allo studio per ridurre l’affluenza si pensa di prolungare gli orari ed estendere le aperture 7 giorni su 7, per quei negozianti che saranno in condizione di sostenere le spese.
Chi vende vestiti dovrà occuparsi della sanificazione dei camerini e i vestiti che saranno provati dovranno poi essere sanificati.
Per sostenere il turismo si stanno studiando percorsi per poter consentire le visite nei siti archeologici dove sia possibile entrare da soli o al
massimo in due. Più complicata appare invece la riapertura dei musei, sia per le file agli ingressi, sia soprattutto per i costi che non potrebbero essere sostenuti con una bassa affluenza.
Al momento non è prevista la riapertura dei luoghi di aggregazione, soprattutto al chiuso. Le arene potrebbero subire una deroga ma soltanto se l’indice di contagio R0 fosse davvero basso e comunque con scaglionamento e poltrone distanti. Esclusa almeno fino a settembre la possibilità di organizzare eventi e convegni, presentazioni o manifestazioni pubbliche.
Si potrà passeggiare, andare a correre e fare sport all’aperto lontani da casa, purché da soli. Si potranno incontrare amici e parenti, purchè con mascherina.
Al momento non c’è alcuna data sulla riapertura delle palestre e quando arriverà il via libera ci saranno regole severe perché oltre alla distanza di un metro — che al momento esclude la possibilità di lezioni di gruppo — si dovrà provvedere alla sanificazione e alla pulizia delle aree comuni e soprattutto delle attrezzature. Misure strette saranno previste anche per tutti i luoghi della cura del corpo—dai parrucchieri, ai barbieri, fino ai centri di estetica — che dovranno provvedere ai dispositivi di sicurezza, alla sanificazione costante dei luoghi e alla sterilizzazione degli strumenti.
Di come cambieranno i viaggi in aereo ne abbiamo parlato qui.