"Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che annuncia: "Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato".
"Questo decreto - aggiunge - non è che io lo posso cambiare come senatore: farei un bell'emendamento. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non un decreto legge? Se fosse così lo cambieremmo ma invece non è così".
Matteo Renzi definisce l'ultimo dpcm sull'emergenza coronavirus "uno scandalo costituzionale". L'ex premier si impegna, con Italia Viva, a votare le misure economiche preparate dal ministro Gualtieri. Anche con la fiducia, se servirà. Ma fa un appello al Pd: "Ora basta, non possiamo calpestare i diritti costituzionali con un dpcm. Trasformiamo il testo in un decreto e portiamolo in Parlamento".
L'ex segretario del Partito democratico, in una intervista a "Repubblica". ha dichiarato: "Non possiamo calpestare i diritti costituzionali. Trasformiamolo in un decreto e portiamolo in Parlamento".
"E' un errore politico, economico e costituzionale. Politico perché delega al comitato tecnico scientifico una scelta politica: contemperare i rischi", ha detto ancora Renzi.
Così "in autunno ci sarà una carneficina di posti di lavoro", prevede l'ex premier.
La mancata regionalizzazione della Fase 2 "è una scelta sbagliata", ha detto ancora: "Se in Umbria o Alto Adige non ci sono contagi queste regioni non possono avere le stesse restrizioni della provincia di Piacenza".
Renzi non intende comunque sfiduciare l’esecutivo: "Prima facciamo uscire di casa gli italiani, poi vediamo se uscire di maggioranza noi. C’è questo governo, c'è questo premier e finché gli italiani sono chiusi in casa noi non apriremo alla verifica politica".