Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/05/2020 08:37:00

IL BENE E IL MALE 

IL BENE E IL MALE

Verranno, alla fine, a rendervi onore,
e parleranno di voi come si parla degli eroi.


I nostri martiri hanno nomi antichi, a volte pittoreschi, sapete? Epifanio, Bernardino, Pio, Placido, Rosario, Accursio, Don Pino...Giovanni, Paolo, Peppino, Salvatore, Alberto, Ciaccio, Cesare, Carlo Alberto, Mauro...
Adesso sono una colonna interminabile, alcuni camminano da oltre un secolo accanto a noi e le loro anime ci danno conforto.


Il male, come un'erba infestante, è ben radicato; il Diavolo, di quest'isola si vanta d'averne possesso da molto tempo, ormai. Ma noi lotteremo ogni giorno lo stesso per sottrargliela.

Il bene e il male qui si danno battaglia, e
del male hanno fatto uno spettacolo attraente,
mentre del bene si mormora appena.

Eppure,
erano tutti "siciliani" i nostri, che sono caduti;
la loro grandezza, ci dà luce,
la loro voce è nostra guida, ci dà speranza e ci sprona affinché continuiamo a lottare per liberare questa terra fino all'ultima zolla.


Non saranno certo gli ipocriti e i razzisti a renderci peggiori di loro. Ma noi siamo sicuri:
sotto questo cielo un giorno non avremo più nubi dipinte di grigio ma il sole che splende in ogni cuore onesto della nostra terra, perché
il futuro è nel sorriso di tutti i nostri ragazzi.

Noi non vi dimenticheremo mai, perché eravate la parte migliore di noi, e perché avete creduto in un sogno che presto si avvererà.

Verranno, alla fine, a rendervi onore,
e parleranno di voi come si parla degli eroi.

Marcello Ritondo