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28/05/2020 20:26:00

Appalti pilotati dalle cosche. Indagato un deputato della Lega 

C’è anche il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, tra le persone coinvolte nell’operazione “Waterfront”, portata a termine stamattina da oltre 500 militari della Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, che ha consentito di smantellare un cartello criminale composto da imprenditori e pubblici ufficiali ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta aggravata dall’agevolazione mafiosa, frode nelle pubbliche forniture, corruzione ed altri gravi reati.

Furgiuele, ex amministratore e titolare della maggioranza delle quote della Terina costruzioni, è accusato di turbativa d'asta relativamente a due gare d’appalto: quella per l’eliporto dell’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena e quella per il ripristino della viabilità a Bandina, nei pressi di San Giorgio Morgeto.

L’operazione “Waterfront” rappresenta l’epilogo delle investigazioni condotte dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, volte a contrastare i profili imprenditoriali della cosca di ‘ndrangheta Piromalli, operante nella piana di Gioia Tauro. In tutto, sarebbero 22 le gare d’appalto truccate, per un valore di 100 milioni di euro.

Disposti gli arresti domiciliari nei confronti di 14 persone. Si tratta di Francesco Bagalà (classe ’77), Francesco Bagalà (classe ’90), Giorgio Morabito, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Cristiano Zuliani, Francesco Migliore, Filippo Migliore, Alessio La Corte, Vito La Greca, Francesco Mangione, Giovanni Fiordaliso e Domenico Gallo. Ad altre 20 persone è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di Pierluigi Risola, Antonino Crea, Michele Gabriele, Santo Fedele, Giuseppe Currenti, Francesco Fedele, Bruno Polifroni, Santo Custureri, Luigi Bagalà, Alessandra Campisi, Caterina De Giuseppe, Marzia Granchi, Pietro Pileggi, Antonino Quattrone, Domenico Coppola, Santo Gagliostro, Vincenzo Bressi, Maria Alati, Luca Giachetti e Simona Castiglione. Per altre 29 persone c’è, invece, il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale, disposto nei confronti di Andrea Amato, Antonio Barbaro, Francesco Ciambriello, Antonio Cilona, Sergio Cittadini, Giuseppe Cosentino, Demetrio De Angelis, Francesco Deraco, Gianluca Fiore, Iacopo Granchi, Rossano Granchi, Angelo Locatelli, Giuseppe Loprete, Leonardo Maiolo, Mattia Mattogno, Domenico Maugeri, Ludovica Giuseppina Miceli, Giovanni Oliveri, Giuseppe Patrice Oliveri, Antonino Papalia, Alessandro Piccirilli, Francesco Pileggi, Fortunato Igor Pisano, Vincenzo Polifroni, Carlo Pollaccia, Giovanni Romano, Agostino Ruberto, Giovanni Todarello e Francesca Trunfio.