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10/06/2020 06:00:00

  Fase 3. Il caso Alitalia e la difficile ripartenza a Trapani e in Sicilia

Passa da piccoli segnali la ripresa dell’economia e del turismo in Sicilia e in provincia di Trapani.

Se da un lato ripartono, con mille difficoltà, i treni intercity e gli autobus lowcost di Flixbus aumentano le corse, dall’altro il trasporto aereo subisce delle battute d’arresto sconcertanti. Come l’addio di Alitalia all’aeroporto di Trapani Birgi. Una scelta drammatica per le sorti dello scalo trapanese e che ha suscitato le reazioni furiose di tutti, da Airgest, al presidente della Regione, i sindaci, il mondo politico ed economico.

Il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo non usa mezzi termini, era tutto pianificato. "Vorrei sbagliarmi, ma la scelta di Alitalia conclude una ritirata strategica pianificata oltre un anno fa, all'indomani della gara vinta per le tratte Lombardia-Lazio. Il mancato riscontro a ben sei solleciti a firmare il contratto dell'aggiudicazione di quell'appalto conferma, infatti, l'odierna volontà della Compagnia italiana ad abbandonare lo scalo aeroportuale provinciale. Tra l'altro, in un momento così drammatico per l'economia, non dare seguito agli impegni assunti è un gesto inqualificabile. Che intervengano Regione Siciliana e Governo Nazionale per far recedere la Compagnia di Bandiera da questa incomprensibile scelta”. Come a dire, a pensar male ogni tanto ci si azzecca.

 


Ma per i 5 Stelle l'abbandono dell'aeroporto di Trapani Birgi da parte di Alitalia non è affatto un problema.
Anzi è tutto normale, con la crisi che c'è. E criticare la compagnia di bandiera è solo fare speculazione. Lo dice il Vice ministro dei Trasporti dei Cinque Stelle, il grillino, siciliano, Giancarlo Cancelleri.
“Mi dispiace leggere nelle ultime ore quelle che, alla fine, sono solo speculazioni” il commento del viceministro che minimizza la decisione della compagnia di bandiera super sovvenzionata dallo Stato Italiano, arrivata, tra l’altro, dopo una giornata di sconcerto in Sicilia.

Ripartono gli intercity
Tornano a pieno regime i treni da e per la Sicilia. Da domenica gli intercity torneranno operativi come prima del lockdown. In particolare sono ripristinati gli Intercity Giorno da e per roma e gli Intercity Notte da e per Milano e Roma. Anche l’offerta regionale è destinata ad aumentare, fino a coprire l’80% delle tratte attive a Marzo, prima dell’epidemia da Coronavirus.

Flixbus torna a viaggiare da Palermo
Non solo treni, anche gli autobus lowcost di Flixbus potenziano i collegamenti da e per la Sicilia. Da domani, giovedì 11 giugno, da Palermo si potrà tornare a viaggiare con gli autobus verso Villa San Giovanni (snodo cruciale per la rete FlixBus in Calabria), Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Milano e Torino. FlixBus è già tornata operativa in altre sei città siciliane: Catania, Messina, Agrigento, Canicattì, Caltanissetta ed Enna, da cui si possono raggiungere Villa San Giovanni, Rende, Sala Consilina, Salerno, Napoli, Roma, Siena, Firenze, Milano e Torino.


L’offerta di Tranchida
I sindaci stanno cercando di farsi venire in mente qualche idea per attirare turisti. Quello di Trapani Giacomo Tranchida punta sullo slogan “Trapani Bellezza Incontaminata”, cercando di cavalcare l’onda della ridottissima epidemia che ha toccato il territorio e cerca di ricucire il rapporto con le regioni del nord dopo il terribile servizio su Rete 4. L’offerta del sindaco è di pagare metà vacanza a medici e infermieri delle “zone rosse” del Nord Italia. Detta così sembra una grande cosa. Ma come spesso accade c’è qualcosa di illogico. Perchè l’offerta del sindaco di Trapani è di pagare (tutto sul conto del Comune ovviamente) 7 giorni di soggiorno a chi sta in città almeno 15 giorni. Difficilmente potrà essere una mossa vincente per incentivare il turismo, come l’ha pubblicizzata Tranchida, visto che la permanenza media a Trapani è sempre stata molto più ridotta, che nessuno staziona nel capoluogo trapanese per tutti questi giorni. In media la permanenza è di due giorni e mezzo, al massimo. In ogni caso c’è da trovare le strutture ricettive che vorranno aderire a questa offerta.
 

Spiagge a Marsala, il Comune in ritardo
Mentre molti comuni si stanno organizzando per la fruizione delle spiagge libere, a Marsala è ancora tutto fermo. E’ una delle grandi incognite quella della gestione delle spiagge libere. I Comuni devono studiare sistemi per evitare assembramenti nelle spiagge, e far rispettare le regole di distanziamento. “Ci stiamo organizzando anche noi”, ha detto ieri in conferenza stampa il sindaco di Marsala. In che modo? “Metteremo dei pannelli con tutte le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare il rischio contagio”. Controlli? “Vedremo, non voglio che la mia città sia come la Corea del Nord, i cittadini devono andare al mare per svagarsi. Ma in ogni caso non tutto può essere lasciato sulle spalle dei sindaci”, dice Di Girolamo, condividendo l’appello al Governo nazionale lanciato dal presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando.

Altre linee guida per le attività economiche e ricreative
Le “Linee Guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” sono state aggiornate ieri dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome e comprendono ora anche le schede relative ai seguenti settori: congressi e grandi fiere; sale slot, sale giochi e sale bingo; discoteche.
Sono state razionalizzate e integrate le schede relative a:
• “Ristorazione”, dove è stato inserito un paragrafo dedicato alle “cerimonie”;
• “Attività ricettive” (che oltre alle indicazioni generali prevede regole specifiche per: _strutture turistico-ricettive all’aria aperta; rifugi alpini ed escursionistici; ostelli della gioventù; locazioni brevi_);
• “Servizi per l’infanzia e l’adolescenza” (con un paragrafo dedicato ai •“Grest e Campi estivi”).
Sono state notevolmente aggiornate le schede relative alle •“Aree giochi per bambini” e a •“Cinema e spettacoli dal vivo” (quest’ultima con riferimenti a: fondazioni liriche, sinfoniche e orchestrali e spettacoli musicali; produzioni teatrali; produzioni di danza)
•Infine sono state aggiornate anche le altre schede, in particolare per quanto guarda le prescrizioni per favorire il ricambio d’aria. Qui tutti i dettagli.
Qui il documento completo.

Ripartono anche i produttori dei mercati del contadino nel trapanese
Dopo il lungo periodo di lockdown sono tornati i mercati del contadino in provincia di Trapani e al loro interno sono numerosi produttori associati a Feder.Agri.

Domenica 7 giugno, ha riaperto i battenti anche il Mercato del Contadino di Marsala, nella zona del “Salato”.
La riapertura del Mercato del Contadino di Marsala è avvenuta con ritardo in quanto si attendeva il via libera dalla Regione alle attività nei giorni festivi.
Feder.Agri è presente nei mercati del contadino di Trapani, Erice (già ripartiti nelle scorse settimane rispettivamente il sabato e il mercoledì) e Marsala con oltre 60 produttori aderenti alla sigla.
I mercati del contadino sono stati organizzati sinergicamente dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni di categoria aderenti seguendo le regole per la tutela della salute e riducendo al minimo il rischio di contagio da Coronavirus. Sono state applicate tutte le linee guida e i protocolli che prevedono il contingentamento del flusso dei visitatori, l'evitare gli assembramenti, il rispetto delle distanze interpersonali e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti. Inoltre all’ingresso sono presenti gli operatori della vigilanza con termoscanner per la misurazione della temperatura corporea dei visitatori.

Malgrado le misure restrittive la ripresa dei mercati del contadino si rende necessaria, dopo il lockdown, per quei produttori che rappresentano una importante fetta dell’economia locale che non hanno “sfogo” nei grandi mercati.
Tornare a vendere i prodotti della terra, a km 0, rappresenta una preziosa boccata d’ossigeno per i produttori agricoli.
Nonostante gli sforzi e i grandi sacrifici profusi, Michele De Maria, responsabile provinciale Feder.Agri, ed Enzo Daidone, coordinatore delle attività dei mercati contadini, esprimono grande soddisfazione per i flussi partecipativi dei clienti consumatori nei mercati stessi.