“C’è un disegno per far chiudere l’aeroporto di Trapani Birgi?”.
E’ la domanda che volteggiava ieri mattina al Vincenzo Florio durante la manifestazione di protesta organizzata dall’Airgest contro la decisione di Alitalia di non volare più a Birgi e contro una certa “disattenzione” del governo nazionale verso lo scalo trapanese.
Dopo il lockdown a Birgi ieri volavano solo gli aeroplanini di carta simbolo della protesta.
C’erano quasi tutti i sindaci della provincia di Trapani, i sindacati, le associazioni di categoria, operatori turistici, ristoratori, albergatori, cittadini. Presente persino una delegazione di Bagheria, con tanto di bandiere della Trinacria, per esprimere la propria solidarietà all'aeroporto di Trapani per le ingiustizie subite, nel nome di una Sicilia unita.
Tutti a dire che l’aeroporto deve ripartire. C’era anche tanta retorica, nel ribadire l’importanza dello scalo trapanese per il territorio.
Ed è stato un coro di protesta contro Alitalia e il Movimento 5 Stelle.
Polemico in particolare l'intervento del Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che ha attaccato i Cinque Stelle, grandi sponsor di Alitalia a livello nazionale, con un'azione politica che, per fare guerra alle low - cost, sta distruggendo i piccoli aeroporti. “Non voglio pensare che ci sia un disegno per far chiudere l’aeroporto”, ha detto il sindaco. Effettivamente i parlamentari dei Cinque Stelle non si sono degnati di essere presenti.
Come non erano presenti i rappresentanti delle amministrazioni 5 Stelle della provincia. Presente anche Eleonora Lo Curto, deputata regionale dell'Udc. E' intervenuto anche per ricordare "le cose strane accadute dentro l'aeroporto" Gregori Bongiorno, rappresentante provinciale di Assindustria. E’ intervenuto anche il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, ricordando il bando fatto dal Comune per i voli, poi aggiudicati da Alitalia e mollati. “A Birgi devono esserci più vettori. Non dobbiamo affidarci a una sola compagnia, che poi va a finire come con Ryanair”.
L’aeroporto riapre il 21 giugno, con un volo Ryanair da Bologna. Risolta l’incomprensione con il Ministero dei Trasporti che aveva inserito nell’ultimo decreto la riapertura per Birgi dal 14 luglio. “Vogliamo lanciare un messaggio positivo, l’aeroporto è pronto a ripartire. Ma il governo nazionale deve aiutarci”, ha detto il presidente di Airgest Salvatore Ombra.
Prima del volo simbolico degli aeroplanini di carta tricolore, davanti alla sede dell’aeroporto di Trapani Birgi, durante il momento di confronto pubblico, da parte del management di Airgest sono arrivate alcune richieste rivolte al governo nazionale per aiutare lo scalo a riprendere il proprio progetto di rilancio. In generale, è stata chiesta maggiore attenzione per i piccoli aeroporti, la concretizzazione del provvedimento che sospende l’addizionale comunale, promesso dal sottosegretario Giancarlo Cancellieri, un’impostazione delle politiche di settore meno “Alitaliacentriche” e, ancora, il ristoro dei danni da chiusura.
Ombra ha spiegato che continuano in ogni caso le interlocuzioni con le compagnie aeree. A questo proposito è stato annunciato il ritorno del volo quotidiano per Roma Fiumicino, cancellato da Alitalia nei giorni scorsi, e riattivato grazie alla compagnia aerea Albastar, già presente con le rotte per Cuneo e Milano Malpensa. Le tariffe dei biglietti in vendita dal 18 giugno, saranno low cost, e ci sarà una tariffa concorrenziale per chi è stato lasciato a terra da Alitalia, che potrà chiedere il rimborso del biglietto e partire ugualmente da Trapani. La presidente della compagnia spagnola, con sede anche a Catania, oltre che a Palma Di Maiorca, Milano e Bergamo, Daniela Caruso ha anticipato che stanno lavorando per basare, a breve, un aeromobile a Trapani, un Boeing 737-800 da 189 posti in classe unica, e subentrare anche nella tratta verso Milano Linate. È, ad agosto, si potrà raggiungere Lourdes, via Roma con lo stesso biglietto.
«La notizia è doppiamente positiva – ha affermato Salvatore Ombra – non solo perché, dopo l’abbandono di Alitalia, una importante tratta è stata subito riattivata ma anche e soprattutto perché volerà in orari più consoni per professionisti e turisti stessi, con partenza la mattina presto e rientro la sera, punto su cui avevamo esortato la vecchia compagnia, senza risposta. Adesso il territorio deve rispondere volando e acquistando i biglietti, visto che non vivono di finanziamenti statali».