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27/06/2020 06:00:00

Coronavirus, scendono i casi positivi in Italia. L'Oms: "Il Covid come la Spagnola"

 Sono tornati a scendere i contagi in Italia dopo la risalita di giovedì. Sono 259 i nuovi casi di contagio da coronavirus in Italia, in calo rispetto a giovedì quando se ne sono registrati 296, mentre le vittime nelle ultime 24 ore sono 30, quattro in meno.

I dati nazionali - Il numero totale dei casi sale a 239.961 mentre quello dei morti a 34.708. In Lombardia si registrano 156 casi, il 60,2% del totale. Alto anche il numero in Emilia Romagna, +46 casi, per il focolaio di Bartolini a Bologna. Gli attualmente positivi sono 17.638, 665 in meno mentre risalgono leggermente le terapie intensive: 2 in più per un totale di 105.

Sono 187.615 i dimessi dagli ospedali e guariti, 890 in più rispetto a giovedì. Dai dati del ministero della Salute emerge inoltre che i ricoverati con sintomi sono scesi a 1.356, con un calo rispetto a ieri di 159 pazienti. Quattro, infine, sono le regioni che non fanno registrare nuovi contagi: Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta e Basilicata.

Situazione ancora tesa a Mondragone, nel Casertano. Sono stato eseguiti 730 tamponi a persone dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di circa 43 contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì. Poi il personale dell'Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. La vicenda è stata scoperta con una donna bulgara incinta che in ospedale è risultata positiva. "In pochi giorni faremo anche a Mondragone quanto fatto in altre parti della Campania, come per i focolai del Vallo di Diano e di Ariano dove abbiamo fatto 13mila tamponi", afferma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca". Dopo una notte di tensione è stata una mattinata di relativa calma nella zona rossa.

Monitoraggio Istituto Superiore Sanità - Il quadro generale dell'infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità - secondo il monitoraggio settimanale dell'Iss - con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (dall' 8 al 21 giugno) di 5.98 casi per 100.000 abitanti. In lieve diminuzione i nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. In aumento alcune stime dell'indice di contagio Rt, in linea con il lieve aumento dei casi nella scorsa settimana in alcune Regioni dove si sono sviluppati focolai. Persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione, riscontro in gran parte dovuto alla intensa attività di screening con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai, anche di una certa rilevanza, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. Questo conferma che l'epidemia da SARS-CoV-2 non è affatto conclusa in Italia, questo deve invitare alla cautela.

I Focolai  L'indice di contagiosità Rt è inferiore a 1 in tutta Italia, ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati sulla Covid-19 dell'Iss. "La situazione è buona nel Paese e l'indice Rt sotto 1 su scala nazionale", con differenze fra regioni nell'incidenza. Focolai, "anche di una certa rilvanza, indicano che il virus in determinati contesti è in grado di circolare anche rapidamente. Ciò induce a tenere comportamente adeguati e a identificare e contenere prontamente i focolai come attualmente si sta facendo". Il Lazio guida la classifica dei contagi in Italia, nella settimana dal 15 al 21 giugno: secondo il monitoraggio dell'Iss l'indice Rt e' passato a 1,24 (era 1,12 nello scorso monitoraggio) più alto di quello della Lombardia che si attesta a 1,01 (era 0,82) e dell'Emilia Romagna con l'Rt a 1,01 . Le tre regioni sono in cima al report settimanale con l'Rt piu' alto. In Umbria l'Rt è a 0, con zero nuovi casi.

La scuola riaprirà il 14 settembre. Regioni ed Enti Locali hanno dato il via libera alle nuove linee guida per il rientro in classe. "Ci siamo predisposti, con le linee guida, per ritornare in sicurezza a settembre", ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Abbiamo un ulteriore miliardo che stanziamo per ulteriori investimenti sulla scuola, che ci dovrà consentire di avere una scuola più moderna, sicura e inclusiva. E nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola".

"Chiudere le scuole è stata una scelta molto sofferta, che nessuno pensi che il governo l'abbia presa a cuor leggero", aggiunge. "Vogliamo classi meno affollate. Le cosiddette classi pollaio a me non piacciono affatto, non le tolleriamo più", aggiunge.

"Vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola: portiamo gli studenti nei cinema, nei teatri, nei musei, facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno. Portiamo anche i più piccoli al parco quando il tempo lo consente a fare lezione", ha spiegato la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nella conferenza di presentazione del Piano per il rientro a scuola a settembre. "Le linee guida sono immediatamente operative". "Ci sono soluzioni e risorse per queste soluzioni - ha spiegato -. Un miliardo in più stanziato è davvero tanto. Non è stato facile, ma è un altro segnale che la scuola è al centro dei nostri pensieri. Amiamo la scuola, è il centro del nostro futuro". "Con i fondi possiamo assumere fino a 50 mila persone, tra personale docente e non docente con contratto determinato".

Oms: il Covid si sta comportando come la Spagnola - "Non c'è preoccupazione perché è tutto ampiamente atteso. Entrambi i focolai sono stati identificati immediatamente e circoscritti, quindi il sistema messo in atto tiene. E' inevitabile ci siano focolai in giro per l'Italia e per l'Europa". Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione mondiale della sanità al programma Agorà su Rai3 riguardo ai focolai di coronavirus a Mondragone e a Bologna.

L'epidemia Covid "si sta comportando come avevamo ipotizzato" e "il paragone è con la Spagnola che si comportò esattamente come il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata". Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), durante Agorà, su Rai 3, rispondendo in merito alla lettera di esperti che hanno parlato di "emergenza finita". Per lo sviluppo di un vaccino, di cure e per condurre test sul coronavirus, afferma l'Oms, sono necessari 31,3 miliardi di euro in 12 mesi. L'obiettivo dell'iniziativa dell'Oms, che ha costituito una coalizione globale contro il Covid, è tra le altre cose di consegnare 500 milioni di test ai Paesi a basso e medio reddito, fornire cure a 245 milioni di persone entro la metà del 2021, e di arrivare alla produzione di 2 miliardi di dosi di vaccin - un miliardo dei quali da destinare ai Paesi poveri - entro la fine dello stesso anno.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha partecipato alla teleconferenza dei ministri della Salute del G7 e ha espresso "preoccupazione" per l'andamento del contagio a livello globale. "Soltanto insieme usciremo da questa battaglia - ha commentato al termine della riunione Speranza - perciò occorre continuare a mettere al centro la cooperazione internazionale".

Zampa, debolmente positivi Covid restino in quarantena - Anche le persone cosiddette 'debolmente positive' dovrebbero restare in quarantena. Lo ha affermato la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa intervenendo alla trasmissione 'L'aria che tira' su La7. I piccoli focolai che si stanno verificando, ha ricordato la sottosegretaria, "possono essere chiusi e guariti, non bisogna avere paura. Chi ha fatto lo spiritoso con la app Immuni - ha aggiunto - dicendo che non funziona oggi di fronte a questi piccoli focolai li inviterei a ripensarci".

I dati siciliani - Un decesso  e nessun nuovo contagio in Sicilia nelle ultime 24 ore riguardo l'epidemia da Coronavirus. Gli attuali positivi come comunicato dalla Regione alla Protezione civile, sono 129 (1 meno di ieri), per un totale di 3076 (328 con attività di screening diagnostico). Rimangono ricoverate 22 persone di cui 4 in terapia intensiva, mentre sono 107 le persone in isolamento. Sono 2266 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore: superati i 200.000 mila tamponi.

A PALERMO NUOVO CARICO DI DPI - Un carico con 5 milioni di guanti monouso in lattice è giunto la notte scorsa a Palermo. Si tratta di un approvvigionamento autonomo della Regione destinato al personale impegnato negli ospedali e nelle strutture sanitarie della Sicilia. I dispositivi, particolarmente ricercati in tutto il mondo proprio a causa della pandemia, sono già in distribuzione da parte degli uomini della Protezione Civile. Domani, invece, è previsto l'arrivo di un altro carico contenente quattro milioni di guanti in nitrile. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la Regione Siciliana attraverso la propria Protezione Civile ha distribuito complessivamente oltre 30 milioni di pezzi, tra dispositivi di protezione individuale, macchinari ed altri materiali.

Dati in provincia di Trapani - Rimane un solo caso di coronavirus in provincia di Trapani. Lo comunica l'Azienda Sanitaria Provinciale nel suo consueto bollettino. La provincia non registra nuovi casi da giorni, tranne il caso dei giovani rientrati nel nord, asintomatici, e scoperti positivi grazie ai tamponi. Delle due donne di Marsala positive al coronavirus, una adesso è dichiara guarita. Rimane pertanto l'altra, che sta bene ed è in isolamento. Zero casi nel resto della provincia. Totale tamponi effettuati 15.045. Test sierologici su personale sanitario 8.257. 

Ryanair riprende a volare da Trapani dopo il lockdown - Ryanair, ha infatti annunciato la ripresa dei collegamenti da e per l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, con il ripristino del volo su Bologna, operativo già dal 21 giugno. Dal 1° luglio Ryanair incrementerà ulteriormente il numero di rotte e la loro frequenza, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020. «Con l’allentamento delle restrizioni negli spostamenti, la voglia di viaggiare si fa sempre più forte, come confermano i recenti dati di traffico sul nostro sito. L’Italia risulta essere tra le destinazioni turistiche più ricercate dai visitatori europei e tra gli utenti italiani tra le mete più popolari, oltre al Bel Paese, c’è sicuramente la Germania. - spiegano dalla compagnia aerea - Ryanair è lieta di ricominciare a collegare Trapani con il resto dell’Europa, permettendo a tutti i viaggiatori di trascorrere una piacevole vacanza tra spiagge incantevoli, tracce di storia e una tradizione gastronomica di tutto rispetto». La ripresa dei collegamenti, oltre a sostenere l’economia e il turismo regionale da cui dipendono migliaia di posti di lavoro, offrirà anche l’opportunità di favorire i flussi di passeggeri business e leisure dall’aeroporto di Trapani verso le altre regioni italiane, e verso la Germania. L’operativo da e per l’aeroporto di Trapani include in tutto 4 rotte, di cui 3 nazionali - Bologna, Pisa, Milano Bergamo - e 1 internazionale - Baden-Baden.