Cittadino versus classe politica versus burocrazia.
È questa normalmente la dinamica tra le tre componenti, un altro comportamento tornato prepotentemente alla ribalta, oso dire nell'agenda politica è , classe politica versus l'informazione. Premessa nella mia riflessione non esiste "conflitto di interessi", perché non sono un giornalista. Ritengo fondamentale per una democrazia il ruolo dell'informazione.
In sociologia i mezzi di comunicazione di massa sono considerati il "quarto potere", i guardiani dei primi tre, esecutivo, legislativo, giudiziario. La classe politica è da qualche tempo che ha individuato in nei due esercizi, burocrazia e informazione i responsabili dei propri errori. La prima perché complicherebbe l'attuazione delle norme, sfido chiunque parlamentare a comprendere completamente un disegno di legge non dell'opposizione ma del relatore della sua coalizione, spesso e volentieri degli "arzigoli" terrificanti. Altro bersaglio l'informazione. È risaputo l'avversione di un qualsiasi potere contro il quarto. Ma ultimamente ha assunto caratteri verbalmente eccessivi(perifrasi). Prima della pandemia il ddl nel quale era previsto un risarcimento danni per i giornalisti per le cosiddette liti temerarie, stoppato da Italia Viva.
Nella nostra provincia il sindaco del capoluogo Tranchida ha sbottato contro Giacomo Di Girolamo, non devo difendere il suo operato, lo fa da solo e parlano i fatti. Vorrei ricordare a Tranchida che l'informazione è un pilastro della democrazia, che le critiche, i fatti possono essere confutati, ma con il dialogo(Socrate docet), ulteriore tristezza della vicenda che è un uomo di sinistra. Racconto un aneddoto, olimpiadi 1980 a Mosca, Giulietto Chiesa è l'inviato dell'Unità, racconta con irriverenza la vita quotidiana, l'agenzia Tass ne chiese la rimozione, Berlinguer si rifiutò. Ma erano altri tempi.
Vittorio Alfieri