Da ieri a Trapani è entrata in vigore la nuova zona a traffico limitato (ne parliamo qui). E’ andato tutto bene. Non si è venuto a creare – come si temeva – traffico in via Ammiraglio Staiti che le auto in entrata e in uscita sono obbligate a percorrere per la chiusura di alcune strade.
Il battesimo del fuoco, però, sarà nel fine settimana quando giovani e meno giovani raggiungeranno i locali della Movida. Già, però, sono scattate le prime multe per le auto in sosta senza alcuna autorizzazione. Una quarantina i verbali elevati. La Ztl, nonostante l’esordio positivo, tuttavia continua a far discutere e a dividere commercianti e residenti.
Sull’argomento è intervenuto anche l’avvocato Peppe Bologna. “Una Ztl – dice – non nasce per dare più spazio ai ristoratori che non cercano spazi, ma clienti e avventori. Non condivido, pertanto, la motivazione del sindaco Tranchida”.
Ed ancora: “Ztl è rivoluzione delle abitudini, è rivedere il quotidiano. I cittadini, pertanto, devono essere invitati ad affinare le tante ordinanze al fine di trovare un momento di equilibrio definitivo”. Per Bologna, però, “non hanno diritto di parlare i fancazzisti. C’è piazzale Ilio e le navette-spola, ci suono le suole delle scarpe, c’è il colesterolo da smaltire. Non si può plaudire il cambio di una lampadina o la sistemazione del basolato e far finta di osteggiare la Ztl. Il rodaggio – osserva l’avvocato – serve anche per racimolare contributi seri e disinteressati. Come le mini-Ztl fuori centro storico. Doveroso per Tranchida fare l’inchino al bar di Orlando, ma lo stesso potrebbe realizzarsi, se condiviso e chiesto, per i punti ristoro di corso Piersanti Mattarella. Ma, ripeto, partecipiamo per costruire una ordinanza definitiva per gli anni a venire. Ai cittadini – conclude Bologna – va chiesta anche fantasia: Ztl e piazza Vittorio con la fontana del Tritone: spostata al centro delle piazza stimola? Of course”.