Il Comune di Marsala paga le rette degli ospiti della Casa di Riposo "Giovanni XXIII", ospitati in altre strutture in provincia di Trapani.
La struttura marsalese, come sappiamo, è chiusa da tempo, i 24 anziani sono stati trasferiti in diverse strutture della provincia, altri nel frattempo sono deceduti, i nove dipendenti che vi lavorano attendono 65 mensilità arretrate, e continuano ogni giorno ad andare sul posto di lavoro senza fare nulla. Un paradosso, una situazione drammatica per tante famiglie che non hanno uno stipendio e che nessuno fino a questo momento è riuscito a risolvere (potete leggere qui il nostro reportage).
In tutto questo, però, si deve far fronte al pagamento delle strutture che ospitano gli anziani che alloggiavano nei locali dell’Ipab marsalese. Il Comune ha stanziato 182.100,00, nell’esercizio finanziario 2020, per far fronte all’onere delle rette, per l’anno in corso, da corrispondere all’Opera Pia Casa di Riposo “Maria Addolorata” Fondazione Maniscalco – La Rosa, che gestisce l’omonima Casa di Riposo per Anziani di Santa Ninfa. Qui sono undici le persone assistite e provenienti dalla Giovanni XXIII.
Per il 2° bimestre 2020 la casa di riposo di Santa Ninfa ha trasmesso al comune una nota contabile di 29.946,77 euro, mentre per il 3° bimestre 2020 il conto è di 30.342,62 euro. In totale il comune ha disposto il pagamento della somma di 60.289,39 euro.
Qualcosa di anomalo c’è se si pagano strutture esterne che devono pagare i propri dipendenti che assistono gli anziani, mentre quelli che sono i dipendenti dell’Ipab marsalese, sono lì, senza far nulla, vincolati e soprattutto senza stipendio.