Ieri mattina è stato ricordato il sindaco Vito Lipari, a 40 anni dall’omicidio per mano mafiosa, avvenuto il 13 agosto del 1980.
Una cerimonia informale, come preannunciata dal figlio Francesco, che ha visto un momento di raccoglimento di parenti e amici davanti alla stele, nel punto in cui il sindaco di Castelvetrano perse la vita in quel tragico attentato ad appena 42 anni.
Dopo che l’arciprete della città, don Giuseppe Undari, ha sottolineato attraverso il passo del vangelo sulla resurrezione di Lazzaro, il valore della vita e dell’amicizia, Francesco Lipari ha letto una sua nota, sottolineando come dopo quell’omicidio, in città per moltissimo tempo avesse regnato il terrore dei castel corleonesi (termine spiegato in questa intervista).
Ha però ricordato anche le recenti risposte dello Stato.
“Finalmente – ha aggiunto - qualche anno fa l’inizio di una seria azione giudiziaria che portò a sequestri di beni per migliaia di milioni di euro. Ma, un’azione giudiziaria, che ha scoperto in questa città la consapevolezza di non avere più un’identità; una città stravolta nella psiche”.
Insieme all’amico Alberto Firenze, Francesco Lipari ha completato il viaggio del padre verso il Comune. Viaggio che era stato barbaramente interrotto 40 anni fa, deponendo un cuore di rose vicino l’ingresso principale del municipio.
Per un caso, i fiori sono stati posti proprio sotto la targa di marmo che ricorda le vittime innocenti della strage di Castelvetrano dell’8 maggio 1921: “Il loro sacrificio sia monito per il trionfo della ragione e della democrazia sulla barbarie e la tirannide”.
Il sindaco Alfano non ha partecipato alla commemorazione, e a Tp24 ha motivato così la sua assenza:
“Anche se non ho ricevuto alcun invito ufficiale, sono vicino al dolore dei familiari, certamente delle persone perbene. Sono perfettamente consapevole di come Vito Lipari sia stato una vittima della mafia. Ma francamente non me la sono sentita di partecipare, perché sull’uomo politico la storia non ha ancora fatto alcuna chiarezza. E in una terra difficile come la nostra, occorre che le scelte siano sempre chiare, senza sfumature”.
Pochi mesi fa però, su Vito Lipari si era espresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in una nota al figlio Francesco, ha ricordato “un uomo di grande spessore umano e politico che ha perso la vita per essersi opposto alla violenza mafiosa”.
Egidio Morici