Ad Alcamo vietate le bevande in bottiglie di vetro e lattine dopo le 22. Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco della città Domenico Surdi.
Con questa ordinanza è vietato somministrare bevande in vetro dopo le 22:00, è vietato camminare con le bottiglie in mano e quindi, dopo le 22:00 solo consumi di bevande presso i locali.
“L’obiettivo fondamentale è quello di contrastare l’abuso di alcool ed ogni forma illegittima di assembramento nel centro storico e non solo”, dichiara Surdi. “Siamo in linea con l’Ordinanza adottata da mercoledì dal Presidente della Regione, Musumeci dove si specifica ulteriormente che è un illecito penale fare assembramenti e stare senza mascherina. Dobbiamo lavorare per rendere Alcamo più sicura, proprio ieri c’è stato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza volto ad evidenziare tutte le strategie per garantire l’incolumità pubblica” aggiunge il sindaco.
Si legge nell’ordinanza “l’intero centro storico è patrimonio di ogni cittadino alcamese ed è preciso compito dell’Amministrazione garantirne la completa fruibilità; lo stesso centro storico è caratterizzato da un reticolo di vie dove sono presenti diverse attività commerciali e pubblici esercizi, destinati alla vendita e somministrazione di bevande; soprattutto durante il fine settimana, si è riscontrato il fenomeno dell’abbandono su suolo pubblico, dopo l’uso, di contenitori di bevande in vetro che spesso finiscono per essere rotti e lasciati sparsi sul suolo, arrecando danno al decoro urbano e costituendo pericolo per i passanti.
L’uso sconsiderato di bottiglie di vetro e lattine nelle vie del centro storico costituisce presupposto per la violazione del diritto alla tranquillità e al riposo dei residenti, oltre che compromettere il decoro e gli spazi culturali più importanti; l’adozione di un provvedimento restrittivo costituisce miglioramento della sicurezza sociale e del decoro pubblico, nonché uno strumento di prevenzione del degrado urbano e di comportamenti scorretti e antisociali che costituiscono rischio di grave pregiudizio per la tutela e la conservazione del patrimonio pubblico che potrebbe subire danneggiamenti permanenti”.