La prima messa è andata. Con una cerimonia interrotta da frequenti appalusi e in barba ad ogni forma di contenimento per il Covid, Massimo Grillo inaugura il suo celeste impero su Marsala, ed è, finalmente, da mezzogiorno di ieri, Sindaco a tutti gli effetti.
Clima di giubilo, sorrisi e indulgenze, perdoni per tutti. Dagli impiegati che sbagliano a fare partire l'inno nazionale, fino ad Alberto Di Girolamo, ormai ex Sindaco di Marsala, che fa la sua uscita da gran signore, e beve l'amaro fiele di sorbirsi l'insediamento di Grillo e di passargli la fascia tricolore.
Sin da subito è chiaro che Marsala ha eletto un Sindaco, ma di fatto ne ha due. Il Celeste Massimo e la sua signora, che già si trova a suo agio tra le stanze del Comune, attenta ad ogni dettaglio, dispensatrice anche lei di parole di speranza e indulgenza, speranza e indulgenza.
La vera notizia di questa cerimonia è la presenza di Alberto Di Girolamo, dicevamo. Il medico marsalese, Sindaco travolto dall'umiliazione elettorale più cocente degli ultimi anni, esce a testa alta. Altri non si sarebbero fatti trovare, nel momento di cedere la stanza e la fascia al nemico. Lui si. Anzi, prende la parola, perché la sconfitta porta saggezza: "Massimo, lascio a te questa città, dopo averla amministrata cinque anni credo complessivamente bene. I cittadini adesso si aspettano adesso che tu faccia di più e meglio". Poi il medico prevale sul politico: "Siamo in tanti, c'è il Covid".
Per Alberto Di Girolamo tanti applausi, antipasto di un motivo che sentiremo molto nei prossimi mesi: "Anche Di Girolamo ha fatto cose buone".
Il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, si sistema la fascia ("Il verde all'interno" gli suggerisce il capo del cerimoniale) e ringrazia di cuore Di Girolamo "a nome di tutta la città". Gli chiede anche di accettare il posto da consigliere comunale che gli tocca di diritto e che lui vuole rifiutare. Manca poco e gli offre magari un posto in governance.
Si commuove al ricordo del padre Salvatore, che fu Sindaco nel dopoguerra come lui adesso (perchè nessun mestiere a Marsala si tramanda meglio della politica...). Richiama i punti del suo programma, annuncia la prima Giunta, e infine canta l'inno nazionale.
Sotto lo attende un rinfresco sobrio. Ci sono gli impiegati comunali, tante persone e i coniugi Grillo che sorridono come una coppia di fidanzati dopo le pubblicazioni di nozze. Il Celeste si concede alle prime interviste, annuncia un tempo di pace, ma non gli altri assessori. Per quelli, spiega, aspetterà che venga eletto prima il presidente del consiglio comunale, chissà qualcuno fa scherzi. Insomma, se vuoi la pace, preparati alla guerra.