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05/11/2020 06:00:00

Marsala. Milazzo vice presidente del consiglio comunale. Prime critiche a Grillo e Sturiano

 E’ stato completato ieri l’ufficio di presidenza del consiglio comunale di Marsala, la vice presidente è Eleonora Milazzo dell’UDC e il terzo componente è andato all’opposizione, è stato votato il consigliere Mario Rodriquez.


Una seduta consiliare animata, la maggioranza scricchiola nonostante in molti si affannino a dire il contrario.
A mostrare i primi fastidi è il consigliere Flavio Coppola, secondo cui il consiglio comunale avrebbe dovuto rinnovarsi nella sua presidenza anche con una figura giovane appena eletta. Sono stati cinque anni quelli passati in cui Sturiano è stato non un presidente super partes ma il capo dell’opposizione: “Il sindaco ha predicato la pace del mondo politico e ci siamo presentati alla città come forza moderata e civica, in merito alla vice presidenza del consiglio avrei gradito la concertazione. E’ giusto quindi capire cosa pensa la minoranza, se hanno una proposta”. Inizia così il suo intervento Coppola.


La scelta della Milazzo è stata voluta dalla maggioranza che sostiene il sindaco Massimo Grillo
, non lo ricordava il consigliere Coppola che nella seduta di ieri ha affermato che si ricordava solo degli impegni presi dal sindaco Grillo per gli assessori Michele Gandolfo e Ignazio Chianetta.
Sempre nella giornata di ieri il Primo Cittadino, ai nostri microfoni, ha affermato che i nomi degli assessori che abbiamo spoilerato sono lontani da quelli che effettivamente verranno individuati.


Eppure è lo stesso Coppola che a Sala delle Lapidi ha ricordato gli impegni presi con i due indicati assessori durante un tavolo di coalizione. Evidentemente c’è chi gioca, e non è la stampa.
Più voci non fanno una primavera ma annunciano un autunno freddo. Del resto è lo stesso Coppola che chiede al sindaco di completare la giunta per poi procedere alla composizione delle commissioni consiliari, altro momento di polemica è dato dalla nomina dell’esperto a titolo oneroso: “ Nomina non concertata con la maggioranza anche se alla fine è il consiglio comunale a metterci le somme”, chiosa così Flavio Coppola. La liaison è già finita, scricchiola.


L’opposizione si è fatta sentire e la figura che spicca è quella del consigliere comunale Rino Passalacqua, ha avanzato la seria richiesta di iniziare le prossime sedute di consiglio comunale alle 19 ( a Trapani quasi sempre avviene così) per non rubare tempo lavorativo a chi svolge la libera professione e non fa il politico a vita.
Passalacqua ha rotto gli indugi subito, non ha atteso nemmeno il tempo di rodaggio dell’amministrazione: “L’inizio è stato sconcertante. Le uniche azioni che sono state portate avanti in questo mese è la cancellazione di quanto fatto dall’amministrazione passata”. Passalacqua chiede trasparenza anche nelle nomine, chiede che non si scavalchi nessuno: “Rivedete i vostri passi, la comunità sta sorridendo. I giovani devono dare una scossa a questo consiglio e invece sono allineati e coperti”.


Frase che non viene digerita da Sturiano che, per come ci ha abituati negli anni passati, ha iniziato a sbraitare. Come se allineati e coperti fosse una offesa e non un modo di dire, per Sturiano invece si tratta di una offesa. Ci risiamo, Sturiano stoppa chi parla liberamente e ad altri concede parola senza interruzione.
Il presidente dell’aula richiama all’ordine i consiglieri ma chi è che richiama all’ordine il presidente?


Si è tornati alla fase uno, a quella in cui Sturiano bacchetta l’amministrazione passata e elogia quella attuale, lontano dal ruolo di presidente di un consiglio comunale.
Gli scenari all’orizzonte non sono idilliaci, alla nostra testata ad esempio era stato detto che la stampa non sarebbe stata ammessa a partecipare in presenza ai lavori, in applicazione delle misure anti Covid, su sollecitazione esplicita del segretario generale, Bernardo Triolo.


Nella seduta di ieri, invece, certa stampa è stata ammessa, presente per tutta la durata dei lavori. Chi vigila su questi aspetti? Di chi sarà la responsabilità se ci sarà un caso di Covid?
Interpellato da noi, il presidente Sturiano ha affermato che la colpa è degli uffici che hanno fatto entrare tutti a Palazzo VII Aprile.
Il fatto è che non si può andare alla ricerca dei colpevoli, semmai si devono attuare le normative che sono chiare e incontrovertibili. Soprattutto uguali per tutti.