Come ogni anno, in occasione del periodo di raccolta delle olive, Campobello di Mazara vede approdare sul suo territorio centinaia di migranti. Fermo restando l’indiscutibile contributo che queste persone danno all’economia del paese, va detto che di costoro il paese non può fare a meno per la raccolta delle olive, pur essendo un fenomeno ricorrente ormai da anni, ci si ritrova sempre ad essere impreparati ad accoglierli.
Quest’anno, la critica situazione sanitaria dovuta al Covi-19, avrebbe dovuto far si che il Sindaco e la sua amministrazione, provvedessero a prepararsi all’accoglienza dei migranti, preoccupandosi di salvaguardarne non solo le condizioni igieniche, garantendo loro posti adeguati dove risiedere, ma controllando che non fossero positivi al coronavirus attraverso l’utilizzo di tamponi. Quello che invece capita è che la sera, dopo aver lavorato un’intera giornata, molte di queste persone si trovano davanti ai supermercati, dove spesso acquistano alcolici per poi consumarli in loco.
Proprio la sera del 06.11.2020, davanti ad un supermercato di Campobello, sostavano in assembramento una decina di persone, alcuni ubriachi e senza mascherina perché stavano bevendo alcolici. Tutto questo, ovvio, in barba alle nuove restrizioni volute dal governo, che invece chiude bar e ristoranti per evitare l’assembramento di persone, che dovendo mangiare o bere non possono usare la mascherina. Chiedo la Signor Sindaco, se ha provveduto ad allertare le forze di polizia locali e tutti gli organi competenti per il controllo del territorio, affinché si intensificassero i controlli nei punti strategici di potenziale assembramento.
Chiedo inoltre se è stato chiesto alle ASP di appartenenza, ai volontari della Croce Rossa Italiana, di coordinare il controllo sanitario di queste persone per evitare il rischio di insorgenza di focolai dovuti a positività al covid-19. Nella nostra cittadina si vive un clima di insicurezza, non solo lavorativa, ma anche sanitaria, e la mia paura, che poi è la paura di moltissimi miei concittadini, è quella che non si faccia nulla o quasi per dare ai campobellesi una maggiore tutela e maggior senso di sicurezza.
Di fatto, all’inefficienza siamo ormai abituati, e temiamo che ora che non c’è più la paura della non rielezione del Sindaco, che ha esaurito i mandati previsti per legge, si faccia ancora meno di quello che ha fatto la precedente amministrazione Castiglione. Nel mondo del calcio si dice che squadra che vince non si cambia, e in effetti i protagonisti di questa amministrazione sono gli stessi della precedente! Ma una squadra eletta con soltanto un terzo degli aventi diritto al voto, è poi così vincente? Non credo se iniziamo sin da ora a preparare una vera alternativa al governo della nostra cittadina.
Per questo auspico che le forze di opposizione, i consiglieri di opposizione eletti, le associazioni culturali, tutti i cittadini che si sono distinti per aver opposto opposizione a questo sistema clientelare ormai radicato, le forze sane del paese, si aprano al confronto e al dialogo con l’obbiettivo di essere una vera spina nel fianco di questa amministrazione, e far sapere ai due terzi dei cittadini che non hanno votato Castiglione e la sua squadra, che non sono da soli.
Antonio Bono