E' morto Leonardo Bonafede, boss mafioso di Campobello di Mazara.
Era a casa, proprio per le sue gravi condizioni di salute, nonostante la sua scarcerazione fosse prevista nel 2023. "Nardo" Bonafede, infatti, era stato riconosciuto colpevole del reato di associazione di tipo mafioso con la recidiva e specifica aggravante di aver svolto il ruolo di promotore. Per lui la pena inflitta è stata di quattordici anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata. Inoltre, gli era stata inflitta la pena accessoria dell’Interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’Interdizione legale durante la pena.
Bonafede, nato a Campobello di Mazara nel 1932, annoverava altri precedenti penali specifici per associazione a delinquere di tipo mafioso nonché per delitti contro la persona, il patrimonio, in materia di armi ed altro. Storica la sentenza del 2000 che lo riconobbe quale facente parte integrante dell’associazione criminale “Cosa Nostra” e che lo condannò a dodici anni di reclusione (da ultimo scontata presso la Casa Circondariale di Lecce).
Nel 2010 gli furono sequestrati alcuni beni, che in parte, poi, nel 2012, furono restituiti alla figlia Laura.