10,30 - Due donne sono state uccise a coltellate dai loro partner, nel Veneto e in Calabria, proprio mentre si celebra oggi la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Un uomo di 40 anni ha ucciso la moglie con una coltellata al petto a Cadoneghe, in provincia di Padova. L'omicida si chiama Jennati Abdefettah, ha 40 anni, è marocchino e fa il magazziniere. I tre figli che abitavano con la coppia sono stati affidati a un'amica della madre che abitava vicino a loro.
A chiamare i carabinieri è stato proprio l'omicida nella notte. La donna è stata trovata distesa nel suo letto. A scatenare la violenza sarebbe stato uno scatto di gelosia: in passato sembra che lei avesse denunciato il suo comportamento violento, ma poi aveva ritrattato. Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo, il pm di turno Marco Brusegan, il medico legale Antonello Cirnelli.
In Calabria, un uomo è stato sottoposto a fermo del pm perché ritenuto l'autore dell'omicidio della donna di 51 anni il cui cadavere è stato trovato nascosto tra gli scogli a Stalettì, sulla costa ionica catanzarese. Si tratta di un 36enne di Badolato che, secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato aveva una relazione extraconiugale con la donna. Il movente del delitto, secondo i primi accertamenti, è di natura passionale
06,00 - Sono 91 le donne uccise in Italia dall'inizio dell'anno. Un dramma che purtroppo continua a non avere fine. La prima donna uccisa del 2020 è la signora Carla Quattri Bossi, 90 anni, è stata trovata morta la mattina del 5 gennaio 2020 all'interno del suo agriturismo Podere Ronchetto nella periferia meridionale di Milano.
Il 13 novembre l'ultimo femminicidio, quello di Viktoriia Vovkotrub, 42 anni, scomparsa da Brescia il 4 novembre 2020. La vittima era residente in città da diversi anni e aveva lavorato come badante e barista.
Tra questi due orribili delitti, quelli di altre 89 donne, giovani, meno giovani, anziane, in alcuni casi bambine, uccise nella stragrande maggioranza dei casi da compagni, mariti, padri.
Oggi 25 novembre è la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne. Una giornata con lo scopo della sensibilizzazione e presa di coscienza del fenomeno sociale, con i tanti dibattiti e le manifestazioni in tutta Italia e nel mondo ha l'obiettivo di eliminare qualsiasi forma di violenza nella piena affermazione dei diritti di tutti gli esseri umani e pone una attenzione centrale sul fenomeno della violenza contro le donne.
Quando è stata istituita - La Giornata è stata istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 con la risoluzione 54/134 che richiamava i principi espressi nella risoluzione 48/104 del 23 dicembre 1993 sull'eliminazione della violenza contro le donne. Questo documento riconosce che la violenza contro le donne rappresenta, storicamente, la manifestazione della disuguaglianza tra i generi che ha portato nel tempo gli uomini alla dominazione e alla discriminazione nei confronti delle donne. Fenomeni che hanno ostacolato l'avanzamento delle donne nella società, spesso ponendole in posizioni di subordinazione. La scelta della giornata del 25 novembre è avvenuta per commemorare le "Sorelle Mirabal", tre donne uccise il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo, presidente che aveva governato il paese centroamericano dal 1930 al 1961.
I numeri tragici del femminicidio in Italia - Sono 91 le donne vittime di omicidio nei primi dieci mesi del 2020, ancora una ogni tre giorni. Sono i dati del rapporto Eures sul femminicidio in Italia: segnala una leggera flessione rispetto alle 99 vittime dello stesso periodo dell'anno precedente. A diminuire significativamente sono tuttavia soltanto le vittime femminili della criminalità comune (da 14 ad appena 3 nel periodo gennaio-ottobre 2020), mentre risulta sostanzialmente stabile il numero dei femminicidi familiari (da 85 a 81) e, all'interno di questi, il numero dei femminicidi di coppia (56 in entrambi i periodi), mentre aumentano le donne uccise nel contesto di vicinato (da 0 a 4).
Sono 3.344 le donne uccise in Italia nel XXI secolo. Lo rileva il rapporto sul Femminicidio. Le 3.344 le donne uccise in Italia tra il 2000 e 31 ottobre 2020, pari al 30% degli 11.133 omicidi volontari complessivamente censiti ed elaborati dall'Istituto di Ricerca Eures, anche grazie alla preziosa collaborazione del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell'Interno. L'incidenza della componente femminile registra negli anni una costante crescita, per effetto di una marcata flessione degli omicidi in alcuni ambiti come la criminalità comune e organizzata dove le vittime sono soprattutto uomini, e una flessione assai più attenuata degli omicidi familiari (dove le vittime sono principalmente donne). Tale dinamica raggiunge il suo apice nel 2020, quando si attesta sul 40,6% dei casi censiti, ovvero la percentuale più alta di sempre. Analogamente i femminicidi familiari (che negli ultimi 20 anni presentano un'incidenza progressivamente crescente), registrano il valore più elevato proprio nell'ultimo anno (89%), a fronte di una percentuale media del 73,5% (pari a 2.458 femminicidi familiari dal 2000 ad oggi). La coppia continua a rappresentare il contesto relazionale più a rischio per le donne, con 1.628 vittime tra le coniugi, partner, amanti o ex partner negli ultimi 20 anni (pari al 66,2% dei femminicidi familiari e al 48,7% del totale delle donne uccise) e 56 negli ultimi 10 mesi (pari al 69,1% dei femminicidi familiari e a ben il 61,5% del totale delle donne uccise). Gli autori sono "per definizione" nella quasi totalità dei casi uomini (94%), con valori che nel corso dei singoli anni oscillano tra il 90% e il 95%.
Oggi sono diverse le manifestazioni in tutta Italia, organizzate da associazioni, ma anche dai comuni, dalle scuole, dai sindacati e dal mondo politico. Vediamo cosa c'è in programma nel trapanese:
Alcamo - Anche ad Alcamo oggi 25 novembre, si celebra la Giornata Internazionale della violenza contro le donne. La Consulta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza di Genere, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, la FIDAPA sez. di Alcamo e il Lions Club Alcamo, organizza un momento scenografico, in Piazza Ciullo a cura di alcuni negozi di abbigliamento alcamesi. “Vogliamo celebrare, come ogni anno, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, seppur in un momento delicato come quello attuale segnato dall’emergenza sanitaria - dichiarano congiuntamente l’Assessore ai Servizi Sociali, Stefano Alessandra e la Presidente della Consulta, Anna Alcamo. Desideriamo sensibilizzare la cittadinanza a condividere un messaggio di speranza e sostegno verso tutte quelle donne che, ogni anno, sono vittime di violenza. In piazza Ciullo – continua la Presidente - sarà creata una scenografia con dei manichini, tema rosso, a cura di boutique locali; mentre sono tanti gli altri negozi di abbigliamento del Corso VI Aprile e del Viale Europa (anche via V. Veneto) che attualizzeranno le proprie vetrine sul tema violenza di genere. Nel pomeriggio, la Consulta parteciperà ad un convegno organizzato dalla FI.DA.PA. mediante piattaforma zoom, dal titolo “La Convenzione di Istanbul Prevenzione ed Applicazione”; nello specifico, la Consulta Pari Opportunità e Uguaglianza Di Genere presenterà un lavoro a cura della dott. ssa La Chioma Federica, Vice Procuratore presso la Procura di Palermo. Saranno presenti all’incontro in modalità web, l'Assessore Stefano Alessandra, la presidente della Prima Commissione Consiliare, Piera Calamia e la Presidente per le Pari Opportunità, Anna Alcamo insieme ad alcune componenti della Consulta stessa. L'evento sarà divulgato alla cittadinanza attraverso i social. Altro appuntamento on line, in occasione della Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne, oggi pomeriggio alle 19:30 sarà possibile seguire on line il webinar di presentazione del cortometraggio "La mia Regina". La mia Regina è il cortometraggio che l’associazione le Pleiadi ha scelto per celebrare il 25 Novembre; il lavoro è di Antonio Pandolfo, mentre il film maker è Daniele Massara.
Castellammare del Golfo - #Noviolencechallenge e #Nonseisola: doppio appuntamento e hashtag della commissione comunale Pari opportunità di Castellammare del Golfo in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Rispettando le misure di prevenzione del Covid-19, le iniziative saranno esclusivamente online, sulla pagina facebook della commissione pari opportunità di Castellammare. La challenge, la “sfida”, è quella di farsi una foto con un chiaro messaggio contro la violenza sulle donne (#nonseisola; #noviolence) ed inviarla al 3202110066 (WhatsApp) oppure su messenger alla pagina facebook ufficiale "Commissione Pari Opportunità di Castellammare del Golfo". Tutte le foto di chi vuole dare la sua testimonianza contro la violenza sulle donne vengono pubblicate quotidianamente sulla pagina facebook della commissione dove sono già presenti quella del sindaco Nicolò Rizzo e degli assessori, del presidente e dei consiglieri comunali che hanno subito aderito all’iniziativa. Con lo slogan “Anche da casa possiamo fare la differenza”, tutte le foto e i video o i disegni che saranno ricevuti dalla commissione saranno pubblicati “per riempire ogni giorno i social di solidarietà e dire no alla violenza”. Sempre sulla pagina facebook ufficiale della commissione, oggi dalle ore 17,30 alle 18,30, l’iniziativa “Non sei sola”, in diretta dalla villa comunale regina Margherita davanti la panchina rossa, la testimonianza di Lucia Petrucci, giovane palermitana sopravvissuta ad un femminicidio; seguiranno gli interventi di esponenti della commissione. Della commissione sono componenti di diritto, come da regolamento approvato lo scorso anno, il sindaco Nicolò Rizzo, l’assessore alle pari opportunità Enza Ligotti, i consiglieri comunali eletti Giusy Corbo e Giovanni D’Aguanno. Presieduta da Luisa Bambina, rappresentante dell’associazione Fiore Daphne, la commissione comunale Pari Opportunità ha come vicepresidentessa Mariella Marraccino dell’associazione “Insieme si può”, segretaria è Rosa Fundarò dell'associazione “Genitori di buona volontà”. Sono componenti della commissione singoli e rappresentanti di associazioni quali Cif (Vincenza Valenti), “Contaminazioni” (Rossella Barbara), “Trinart” (Simona Nasta) e “Cambiamenti” (Federica Naso).
“I lavoratori delle Poste indossano un segno rosso per sensibilizzare” - I lavoratori e le lavoratrici di Uil Poste Trapani oggi indosseranno qualcosa di rosso durante l’orario di lavoro in adesione all’iniziativa del Coordinamento pari opportunità Uil Poste Sicilia, unitamente alla Segreteria regionale, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Si tratta di un gesto simbolico – affermano il segretario generale Uil Poste Trapani Giuseppe Rallo e la coordinatrice regionale p.o. Daniela Mosanghini – per accrescere la sensibilità di tutti rispetto a un problema che affligge la società moderna”.
Cgil, Cisl, Uil Trapani. Una campagna di sensibilizzazione per il numero antiviolenza 1522 - Una campagna di sensibilizzazione per diffondere la conoscenza del numero 1522 istituito dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per chiedere aiuto in caso di violenza. L’iniziativa è di Cgil, Cisl e Uil Trapani Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra come ogni anno il 25 Novembre.
“La pandemia che ha tristemente segnato quest’anno – affermano le responsabili pari opportunità Antonella Granello, Delia Altavilla e Antonella Parisi – ha sicuramente inciso negativamente sulle persone che vivono in contesti familiari difficili, inasprendo i casi di violenza domestica e di genere. Per questo abbiamo voluto rispondere con un segnale forte”.
Nel dettaglio, l’iniziativa consiste nella diffusione di una locandina da parte delle tre sigle sindacali, con il patrocinio della Prefettura di Trapani, utile per portare a conoscenza di donne e di uomini del numero gratuito 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, attivo 24 ore su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Le locandine saranno affisse, oltre che negli uffici di Cgil, Cisl e Uil, in tutte quelle attività commerciali e nelle sedi dei servizi sociali del territorio che vorranno aderire all’iniziativa.
Web Conference dalle ore 10:00 alle 12:30 “Un mondo inclusivo per una ripresa più equa” con ITET “G.Garibaldi” di Marsala e Europe Direct Trapani impegnati nelle Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Qual è il posto delle donne? Ci sono i presupposti per creare un mondo inclusivo per una ripresa davvero e definitivamente equa? Se lo chiede l’ITET “G.Garibaldi” di Marsala, guidato dalla Dirigente Loana Giacalone, che ha organizzato, in collaborazione con la responsabile Europe Direct Trapani DG COMM Commissione Europea, Marta Ferrantelli, un incontro di riflessione previsto per la giornata del 25 novembre, giornata ormai tradizionalmente dedicata alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne.
Il meeting, che si svolgerà rigorosamente da remoto, coinvolgerà donne a vario titolo protagoniste della compagine sociale del territorio e che incidono per competenza e coinvolgimento fattivo nella crescita della loro comunità di riferimento.
L’Incontro-dice la Dirigente dell’Istituto Tecnico- è introdotto dal video del discorso della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, allo Women’s forum for the Economy & Society. Sarà interessante, sullo sfondo della strategia dell’EU per il periodo 2020-25, in riferimento all’obiettivo più vicino al tema, quella sulla parità di genere, ascoltare il contributo delle protagoniste al tavolo di discussione in merito al progresso verso la realizzazione dell’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne, un tema al centro dei riflettori del dibattito sociale, e che oggi più che mai è un fatto culturale. Ricordiamo che è la cultura che crea il senso della società, ma è essa stessa una creazione sociale. Occorre creare una narrazione nuova e diversa. Per questo non ci limiteremo all’incontro del mattino. Dedicheremo un’intera giornata al tema, che avrà modo di approfondirsi attraverso l’incontro di formazione organizzato dalla rete Europe Direct Roma Innovazione, Europe Direct Siena, Commissione Europea Rappresentanza in Italia e Europe Direct Trapani. Il webinar, denominato “La panchina rossa. L’Unione europea e la lotta all violenza di genere, si terrà dalle ore 15,00 alle ore 16,30.
“L'Europa ha dimostrato, nella formazione della Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen che le donne possono guidare il processo di cambiamento culturale, favorendo gli interventi legislativi e le azioni a tutela di un processo democratico in cui impegno, costanza e competenza sono punti di forza e di sviluppo dell'intero sistema sociale”- così si esprime la dott.ssa Marta Ferrantelli dello Europe Direct Trapani e continua-“La giornata del 25 novembre va ricordata e valorizzata da tutti noi, affinchè attraverso il dialogo, si consolidi una maggiore consapevolezza sulla necessità di una ripresa equa per tutti e di un mondo più inclusivo. Garantire un equilibrio di genere è un percorso, prima di tutto culturale, perciò ciascun cittadino europeo ha il dovere di proteggere e sostenere il percorso di vita e professionale, verso la parità di genere e contribuire affinchè donne e uomini si attivino per aiutarsi nelle reciproche fragilità”. E' necessario “raccogliere le forze e guidare, a livello territoriale un cambiamento e sostenere il dialogo per rafforzare la cultura ed il valore delle potenzialità dello sviluppo sociale in cui ci sia una equa partecipazione di genere. Questa la ragione per cui sono grata alla Dirigente Giacalone che nella sfida al cambiamento culturale, ancora una volta, favorisce la Comunicazione Europea.
Il Comune di Erice, nell’ottica della sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei cittadini sul tema ha deciso di sposare l’iniziativa della AC Life Style Handball Erice che ha previsto l’installazione di una panchina rossa (simbolo della lotta contro la violenza sulle donne) lungo il marciapiede che costeggia il parcheggio della stazione valle della Funivia e la tinteggiatura di rosso di una panchina già presente in via della Pace (centro storico – Giardini del Balio).
Infine, l’Amministrazione comunale ha scelto di collaborare con l’associazione Co.tu.le.vi. che ha organizzato la manifestazione denominata “La pietra d’inciampo”. L’evento si terrà proprio domani e prevede, appunto, la posa di una pietra d’inciampo nella piazza Pertini che funga da monito in memoria delle donne vittime di violenza.
«Sono tutti segni permanenti di memoria e speranza tramite i quali si punta a far riflettere su un tema drammaticamente attuale e, per questo, ringrazio i promotori - sottolinea la sindaca, Daniela Toscano -. Erice non si sottrae dunque a questa importante campagna di sensibilizzazione con la speranza che, anche tramite tali iniziative, possa essere rafforzata l’attenzione sul tema». «Serve una svolta culturale – aggiunge l’assessora Rossella Cosentino – ed è proprio per questo che occasioni come queste a cui abbiamo aderito possono contribuire a mantenere accesi i riflettori sull’argomento ed a generare consapevolezza in tutti noi, anche al fine di fornire adeguato sostegno alle donne minacciate e vittime di violenza, sia fisica che anche psicologica».
Una panchina rossa davanti al Tempio di Segesta - Le panchine rosse come il simbolo del posto occupato da una donna portata via dalla violenza. Per la Giornata internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, ogni 25 novembre, di panchine rosse ne vengono collocate nei posti più significativi. In una piazza, davanti ad una scuola, nei giardini pubblici, in un centro commerciale. La scelta di un sito archeologico, come quello del Parco Archeologico di Segesta, ci sembra essere una novità assoluta. L’idea di una panchina rossa color del sangue contrapposta alla fissità millenaria di un Tempio che viene dl passato, la troviamo geniale. Come a voler dire che la violenza sulle donne ha origine nella notte dei tempi. Che il femminicidio dei giorni nostri fa parte di un retaggio culturale difficile da sradicare, , nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, periodicamente messe in atto. Che si tratti di fenomeno cruento, diffuso e condannato anche nella Roma antica, lo hanno confermato diversi studi. Come quello di una archeologa che, analizzando un sterminato corpus di epigrafi latine ritrovate nei territori imperiali, ha ricostruito una serie di casi di femminicidio dell’Urbe antica. L’idea di utilizzare il sito archeologico del Parco di Segesta, di cui Salemi e’ parte , e’ stata della presidente della Fidapa di Salemi Anna Rapallo Pilocane.
Non conosce tregua l’attività’ pubblica della Presidente Fidapa. Occorre renderle merito. Dopo le quattro giornate dedicate alla tamponatura per il covid19 ( oltre 1.500 cittadini hanno risposto con una percentuale tra le più alte in provincia, dimostrando che , quando vogliono, i salemitani sono dotati di alto senso civico), eccola nuovamente con questa sua iniziativa, prontamente accolta dall’archeologa Rossella Giglio.
Basti pensare che prima ancora che venisse istituzionalizzato nel 2017, Il progetto "La panchina Rossa", su iniziativa del movimento degli Stati Generali delle Donne, già nel 2014 Anna Pilocane con la sua Associazione aderiva al progetto lanciato dall'associazione Acmos di Torino. Fu allora che l’artista Karim Cherif dipinse la prima panchina di rosso, con due grandi occhi.
“Uniti si può fermare la violenza, perché nessuna donna è sola”, dice Anna, e prosegue dicendo che “ anche il Parco Archeologico di Segesta accende un faro sul problema della Violenza sulle Donne, aderendo al percorso di sensibilizzazione e di informazione promosso dagli Stati Generali delle Donne denominato. Un percorso iniziato già nel 2014. E’ da quell’anno che la FIDAPA-BPW Sezione di SALEMI lo sta portando avanti. Dopo una prima installazione nel Comune di Salemi la Fidapa ha ritenuto opportuno continuare il percorso chiedendo di poterlo fare nel Parco Archeologico di Segesta che abbraccia anche il territorio di Salemi. Immediata la risposta affermativa della Direttrice dott.ssa Rossella Giglio, che si è mostrata molto sensibile al problema.
Nella giornata di oggi 25 novembre, in collaborazione con l'amministrazione di Salemi e con lo Sportello Antiviolenza "Diana", verrà deposta una corona di fiori sulla Panchina Rossa già installata dalla Fidapa a Salemi sul piazzale “Peppino Impastato”, in memoria di tutte le Donne vittime di femminicidio. Sarà, quella di oggi, purtroppo, una cerimonia ristretta, senza il tradizionale corteo, per evitare assembramenti.
Ricordiamo infine il 1522, numero telefonico nazionale, in funzione H24 a cui ci si può rivolgere per abusi subiti. Mentre a livello territoriale e’ in funzione lo sportello Antiviolenza "Diana" tel. 333 6132127.
"Sono fermamente convinta”, conclude Anna Rapallo Pilocane, “ che la violenza di genere o di qualsiasi altra natura debba essere combattuta con la conoscenza. Con l’installazione della Panchina Rossa cercheremo di stimolare le giovani generazioni ad una presa di coscienza che solo la cultura può regalare con l’educazione al rispetto, al riconoscimento ed al superamento di comportamenti sessisti, all'accettazione dell'altro in tutte le sue forme”.