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26/11/2020 21:08:00

Com'è morto Maradona: ecco le sue ultime ore 

 Una insufficienza cardiaca che ha generato un edema polmonare acuto: questa è la causa della morte di Diego Armando Maradona, come risulta dall’autopsia effettuata nella serata del 25 novembre a San Fernando. Sono anche i magistrati  a chiarire che “non si nota alcun segno di violenza”. Già a poche ore dalla morte la procura si era messa al lavoro, come atto dovuto. Così, quindi, come confermato dai medici legali, è morto Maradona.

Intanto, sono state ricostruite la ultime ore di vita di Diego Armando Maradona. Con lui c’era il nipote Johnny Espósito, figlio della sorella María Rosa. Si era messo a letto alle 23. La mattina seguente, lo psicologo e lo psichiatra sono entrati nella stanza di Maradona e gli hanno parlato, senza ricevere risposta. In quel momento, il panico, la paura.

Ogni giorno con Maradona c’era Maxi Pomargo, un suo braccio destro nonché cognato di Matías Morla, amico e avvocato del Diez. La figlia Gianinna gli faceva visita ogni giorno, mentre Jana si era di fatto trasferita da lui. Dalma, l’altra figlia, era stata da lui la prima settimana per accertarsi delle sue condizioni. Verónica Ojeda gli aveva portato Dieguito Fernando.

In tutto questo tempo, Maradona è stato assistito da uno psicologo e uno psichiatra: rientrava nella terapia di recupero. Una infermiera era con il Diez tutto il giorno, dormendo nella stanza accanto. Leopoldo Luque, il suo medico personale che ha diretto l’ultimo intervento alla testa a Maradona, passava da lui un paio di volte a settimana per i controlli previsti. Più frequente la presenza del fisioterapista che, secondo lo staff di Diego, ha sempre trovato il modo giusto per convincerlo a impegnarsi.

Negli ultimi giorni, però, Maradona sembrava spegnersi, almeno nel morale...